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Mi chiamo Maria e sono una gran mangiona. Mi piace tutto ad eccezione del cibo cucinato male. Mi piace cucinare sempre nuove pietanze e quando non ho piatti e padelle da lavare, mi sento triste. La mia cucina è ricchissima di caccavelle di tutti i tipi; il solo vederle in un negozio mi fa soffrire: le voglio a casa mia!!! Prediligo i dolci e tutti gli impasti lievitati ma non disdegno il resto. La mia vita ruota intorno a due pilastri: la culinaria e la scuola infatti, se mi cercate, mi trovate o in cucina o in un'aula scolastica. Ho aperto questo blog per conservare le ricette provate e poi perchè non voglio essere obsoleta e desidero dimenticare il buon vecchio quaderno di ricette scritte a mano.

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venerdì 30 settembre 2011

Il semifreddo al latte condensato con macchie al gusto cioccolato

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Un giorno parlavo al telefono con la mia amica Patrizia (anche lei con la passione per la cucina) ed uscì fuori il discorso dei semifreddi….io lo faccio così….tu come lo fai?….Sai ho una ricetta di un semifreddo velocissimo………ho già carta e penna,dettami la ricetta e domani la faccio……

La ricetta che mi ha dato Patrizia è questa(dice di averla presa nel web ma non si ricorda in quale sito o blog).

 

Ingredienti:

Un tubetto di latte condensato da 170 g (essendo la panna zuccherata ne ho messo un pò meno)

250 ml di panna da montare Hulalà CO.DA.P.

50 ml di caffè forte ed amaro

Inoltre:

Top gusto cioccolato FABBRI

stampini in silicone

 

Iniziare con il montare,con uno sbattitore elettrico, la panna ben fredda di frigorifero.

Aggiungere,pian piano,il latte condensato ed il caffè.

Non resta che versare in uno stampo oppure,come ho fatto, in piccoli stampini e mettere nel congelatore.

Togliere il semifreddo dagli stampini in silicone e deporre su piattini creando intorno delle macchie scure con il top gusto cioccolato della Fabbri.

In quest’ultima foto si vede che ho “tirato” delle righe utilizzando un “banale” stuzzicadenti.

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Mie considerazioni:

Mentre preparavo la bozza del post mi è venuto in mente di fermarmi e digitare su google “semifreddo al latte condensato”…..Apriti cielo!!!!Leggo: “ è una delle ricette più famose del web”.A quanto pare l’autrice è Babette di coquinaria e,a quanto pare ancora,su 170 g di latte condensato ci andava 500 ml di panna e non 250 ml.A passa parola,un pò di panna se ne è andata per i fatti suoi……(Hihihihihihihi)

Allora ho capito di essere l’unica (o quasi) a sconoscerne l’esistenza.Ma ormai l’ho fatto e lo propongo……uno più uno meno non importa.

Il semifreddo è buono ma niente di eccezionale,se lo rifarò sarà perchè è veloce.La ricetta di questo semifreddo al caffè (senza però latte condensato)postata agli albori dell’apertura del mio blog rimane,per me, la più buona.

giovedì 29 settembre 2011

I tortilli alla norma su corona di melanzane

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La salsa di pomodoro fresco è il condimento ideale per la nostra pasta italiana.C’è qualcuno che vuole confutare questa affermazione?

Se poi ci aggiungiamo due melanzanine fritte ed una grattugiatina di ricotta salata ecco che il piatto diventa estremamente

succulento.

Se poi prepariamo il piatto con dei bei “tortilli Verrigni” ecco che il piatto “si fa…… “poetico”.

Oggi non inserisco alcun procedimento della ricetta perchè la salsa di pomodoro fatta in casa è troppoooooooo conosciuta (con tutte le sue varianti),le melanzanine fritte idem e la ricotta salata si compra in confezione.

Ma allora perchè ho creato questo post? Ovvio….. per ricordarmi che esistono piatti semplici da non dimenticare!!!!!!

Buona giornata.

 

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mercoledì 28 settembre 2011

Le prugne sciroppate

 

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Ho due alberelli di prugne e quest’anno erano talmente carichi che i rami mi facevano quasi pena per il peso che “sopportavano”.

Le prugne gialle le abbiamo mangiate ma quelle nere,che si sono maturate dopo,erano troppe.

Di marmellata neanche a parlarne perchè ho ancora quella dell’anno precedente.

Allora una piccola ricerca sul web mi ha condotto a fare le prugne sciroppate.Una vera scoperta!!!

Dal prossimo anno so come consumare le prugne!!!!

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Ricetta postata da Maria Bianco su panzaepresenza.blogspot.it

Ingredienti:

prugne in gran quantità

un litro di acqua

1 kg e 200 di zucchero

Nota: naturalmente essendo tante le prugne ho triplicato le dosi di acqua e zucchero.

Inoltre:

barattoli grandi e medi della Bormioli

 

Ho usato due procedimenti per fare le prugne sciroppate (ero indecisa ed alla fine ho tagliato la testa al toro eseguendoli tutti e due).

Con il primo procedimento ho diviso a metà le prugne e tolto l’osso.

Le ho messe nei vasi ed ho preparato lo sciroppo mettendo sul fuoco acqua e zucchero (solo il tempo di sciogliersi bene lo zucchero).

Ho versato lo sciroppo caldissimo sulle prugne ed ho atteso che si freddasse per poi chiudere i vasi e procedere alla sterilizzazione di 30 minuti.

 

Con il secondo procedimento ho diviso a metà le prugne e tolto l’osso.

Le ho messe a cuocere 2-3 minuti nello sciroppo bollente e,ancora calde,le ho versate con lo sciroppo nei vasi.

Ho atteso che si freddassero per poi chiudere i vasi e procedere alla sterilizzazione di 30 minuti.

Risultato? Non ci ho capito niente…..non ho separato i barattoli e non li distinguo più.So solo che, man mano vado aprendo i barattoli, le mangio con il loro sciroppo e ne provo una gran piacere (soprattutto se mangiate FREDDE di frigorifero).

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lunedì 26 settembre 2011

Le scaloppine ai capperi con l’insalatina di cipolle grigliate

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In molti miei piatti ci sono i capperi……..li adoro!!!!

Preparo queste scaloppine da tempo immemore ed è sempre un piacere gustarle.

 

Invece non avevo mai mangiato le cipolline grigliate Rocca e devo dire che sono state una sorpresa.

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Ho voluto associarle al radicchio perchè la dolcezza delle cipolline si accoppia molto bene con l’amarognolo del radicchio.E poi,per arricchire ancor più l’insalatina, ho aggiunto quel che avevo in casa: un cetriolo,delle olivette al peperoncino raccolte e fatte da me,dei fagioli……insomma un’insalatina semplice e gustosa.

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Ingredienti per le scaloppine:

fettine sottili di carne per scaloppine

capperi di Pantelleria Bonomo e Giglio

una spruzzatina di aceto

olio extravergine d’oliva

una nocciolina di burro

prezzemolo

mezzo dado di carne Ferioli S. Martino

pochissimo sale

pepe e noce moscata

 

In una padella rosolare dolcemente la carne in olio e burro,aggiungere pepe,un pizzichino di sale,una grattugiata di noce moscata,capperi,prezzemolo tritato e poco brodo di dado.

Cuocere e dopo,prima di togliere dal fuoco,aggiungere una spruzzatina di aceto.

Finire la cottura e servire in tavola con l’accompagnamento dell’insalatina.

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Ingredienti per l’insalatina:

un barattolo di cipolle grigliate Rocca

un cetriolo

mezzo cespo di radicchio

una scatola di fagioli bianchi di spagna

una ventina di olive nere al peperoncino

olio extravergine d’oliva q.b.

sale q.b.

 

Riunire il tutto (oggi mi sono “sprecata” nelle spiegazioni del procedimento…Hihihihihihihi……)

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domenica 25 settembre 2011

I LINK DELLE MIE RICETTE

SEMIFREDDI GELATI E GRANITE

1 Il semifreddo al caffè
2 Il semifreddo al limone
3 Il parfait di cioccolato al latte con composta di ciliegie
4 La granita di gelsi neri
5 La granita al limone con il "trucco"
6 La granita di fichi d'india con topping al cioccolato
7 Il semifreddo al latte condensato con macchie al gusto cioccolato
8 I semifreddi ai wafer e marmellata

LIQUORI E BIBITE

1 Il liquore pocket coffee
2 Il liquore con i limoni di Sicilia
3 Il liquore alla citronella
4 Il liquore al cioccolato e peperoncino
5 Lo sciroppo al limone
6 Il liquore al basilico
7 Lo sciroppo alla menta fresca fatto in casa

MARMELLATE CONSERVE

1 La marmellata di susine nere alla grappa
2 La marmellata di mele e peperoncini
3 La marmellata di ciliegie al cioccolato
4 I bocconcini con chutney di fichi d'india

DOLCI FRITTI

1 Le frittelle con l'imbuto

SEZIONE "BIMBY" DOLCI

1 Le treccine dolci
2 Il liquore al cioccolato e peperoncino
3 La nutella al pistacchio
4 La guerra delle due rose....pastine di mandorla
5 Il caramello fai da te
6 Il creme caramel con fantasia di cristalli di zucchero
7 Lo sciroppo al limone
8 Il pandispagna in un minuto da tenere nel congelatore

LIEVITATI DOLCI

1 Le treccine dolci
2 La brioche senza impasto
3 Il dolce dei poveri ovvero il pane fritto con lo zucchero
4 I biscotti baicoli veneziani
5 Le fette biscottate a colazione

TORTE E PANETTONI

1 La torta con i fiori di mele
2 Il panettone fresco fresco
3 La torta con maionese,caffè e cioccolato
4 Il pandispagna in un minuto da tenere nel congelatore
5 La torta con ganache montata
6 La torta margherita con i ricami
7 La torta con la granita dentro
8 La fresca torta ai fichi d'india
9 la torta antichissima di amaretti e pangrattato Crostate
1 le piccole crostate morbide black and white
2 la crostata morbida dello zio Marco
3 la crostata al limone e mandorle
4 le crostatine con crema vaniglia
5 le fettine di frolla mandorlata

PASTE PASTINE E PASTICCINI

1 Gli amaretti che si baciano
2 Gli sformatini dolci di ricotta
3 Le petites madeleines
4 Le genovesi simil ericine
5 I quadrotti meringati alla marmellata
6 La guerra delle due rose...pastine di mandorla
7 I pasticciotti al forno di mamma Sara
8 I bocconcini alle noci
9 I canestrelli
10 Le cocottine di crumble alle pesche
11 i cupcakes con buttercream frosting
12 i dolcetti cocco e cioccolato
13 I taralli siciliani con la glassa di zucchero

BISCOTTI E BISCOTTINI

1 I biscotti all'anice siciliani
2 I biscotti Umberto
3 I biscotti con frolla all'acqua
4 I biscottini al caffè e philadelphia
5 I biscotti all'olio d'oliva
6 I biscotti con la farina di riso
7 I biscottini chicco di caffè
8 I biscotti baicoli veneziani
9 I biscotti che si sciolgono in bocca

ANTIPASTI CONTORNI E PIATTI DI MEZZO

1 Le olive avvolte nella mollica
2 Lo sformato di patate e spinaci
3 I pomodori alla pugliese
4 Il tonno come lo conservano i pescatori di Favignana
5 Le zucchine alla scapece
6 Gli sformatini di melanzana
7 Le fragole con la tuma
8 La ricotta con i pistacchi
9 La torta bianca-rossa-verde
10 La torretta di carciofi pastellati
11 Le gialle cassatine di cous cous
12 I filetti di sgombro sott'olio
13 Lo sformato di patate ai limoni
14 Le onde di patate con vermigli peperoncini ripieni
15 Le zucchine alla pantesca
16 I bottoncini di ciliegino secco
17 La torre di peperoni alla siciliana

FINGER FOOD

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LIEVITATI SALATI

1 La torta palle palle
2 Lo sfincione palermitano con la cipollata
3 La pizza con la pasta madre
4 La ciabatta dei tempi moderni
5 La torta salata allo yogurt
6 La focaccia che balla
7 I calzoni di Anna guardando l'orologio

PRIMI DI MARE

1 Le farfalle con le sarde a mare
2 I tortiglioni con bresaola,gamberi e rucola
3 Le spaccatelle con pesto di limone e spolveratina di pistacchi
4 Gli spaghetti con bottarga di sgombro e rucola
5 I garganelli con gamberi in guscio di peperoni verdi
6 Il tonno imbottito (u tunnu ammuttunatu)
7 Le gialle cassatine di cous cous
8 Gli spaghetti con sgombro e crema di basilico
9 Gli spaghettoro con patelle e bottarga di tonno
10 I paccheri di Gragnano con gamberi e crema bigusto
11 La vedova nera con fette di bianca ricotta

PRIMI DI TERRA

1 La crema di fave all'olio di nocciola
2 Le conchiglie nel cartoccio con funghi misti e zafferano
3 Il timballino di spaghetti riciclati
4 I riccioli di Gragnano con sparacelli e granella di nocciole
5 I mezzi occhi di lupo con pesto trapanese,patatine e melanzane
6 I fusilli ai due pesti

RISO E RISOTTI

1 Il risotto vintage alla spagnola
2 Il risotto con cozze e mandorle
3 La minestra di riso con farro perlato e verdure miste

SECONDI DI TERRA

1 La torta di salsiccia
2 I sofficini di produzione casalinga
3 La carne alla pizzaiola
4 Le scaloppine ai capperi con l'insalatina di cipolle grigliate
5 I turbantini di pollo al prosciutto
6 La salsiccia con i fagioli
7 Il triste pollo al limone

SECONDI DI MARE

1 I gamberoni ripieni alla moda di Mazara del Vallo
2 Le polpettine di tonno fresco
3 La zuppa di scampi alla favignanese
4 Il lattume: prelibatezza del tonno mediterraneo
5 Il tonno imbottito ( ammuttunatu )
6 I filetti di sgombro sott'olio
7 Il merluzzo al vino e limone
8 La zuppetta di calamaro e patate con capperi di Pantelleria
9 Le palline di alici con bruschetta di ciliegino
10 Il coppo di gamberi vestiti di croccante
11 Il trancio di salmone con zenzero e pancetta
12 La zuppa di cozze ai capperi
13 Le polpettine di rucola e baccalà

venerdì 23 settembre 2011

I calzoni di Anna (guardando l’orologio)

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Anna è un’amica che viene a villeggiare d’estate nella sua villa di Favignana e lì ci ritroviamo, ogni anno, a parlare di tante cose ma anche a discutere su che cosa cucinare per la nostra solita mangiata insieme che da sempre riunisce amici per una cena all’insegna dell’abbuffata e dell’allegria.

Un anno Anna ha preparato i suoi calzoni e,da allora,non li ho più lasciati. Sono diventati uno dei miei cavalli di battaglia,da fare spesso per cene,per feste di compleanno laddove si faceva tavola calda,per mangiate di fine anno a scuola con i miei ragazzi…insomma ogni occasione è sempre stata buona per proporre questi buonissimi calzoni.

Andiamo al dunque….

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Ingredienti:

500 g di patate pesate già bollite con tutta la buccia (circa 4 grosse)

500 g di farina 00

1 uovo

2 cucchiai di olio di semi

40 g di lievito di birra (per 1 kg tra farina e patate)

Sale q.b.

Olio per friggere

 

In un tegame mettere acqua e le patate lavate con tutta la loro buccia,sale e fare bollire. Quando sono cotte,pesarle e tenerne 500 g  (se vi avanzano le potete utilizzare a fette in insalata).Sbucciarle e passarle con lo schiacciapatate.

In una ciotola versare la farina,fare la solita conca al centro ed inserire le patate schiacciate.

A parte sbattere in un piatto fondo l’uovo con una semplice forchetta,unire i 2 cucchiai di olio di semi e sbriciolarvi dentro il lievito di birra (dico bene,il lievito va sbriciolato nell’uovo sbattuto e non sciolto nell’acqua tiepida).

Unire l’uovo alla farina e patate,aggiungere anche del sale (non troppo poco perché altrimenti vengono dei calzoni “scipiti” come si suol dire) ed iniziare ad impastare.

Suggerisco di fare tutta questa operazione usando le patate ancora tiepide e non completamente fredde in quanto il lavoro d’impasto diventa di una facilità disarmante,in pochi minuti la pasta è ben lavorata e compatta.

Senza far lievitare iniziare a fare subito il primo calzone avendo già accanto a sé della mozzarella ben asciutta a panetto tagliata a dadini, del prosciutto cotto a fettine sfilettato con le proprie manine e, se si vuole,delle olive nere snocciolate e fatte a pezzettini più del prezzemolo tritatissimo.

Prelevare una piccola quantità di pasta dalla ciotola, appiattirla con il matterello su un piano infarinato (io non uso il matterello ma allargo la piccola quantità di pasta con le mani facendo un cerchio) e formare un cerchio di pasta che verrà riempito al centro di mozzarella a dadi,prosciutto-se avete paura che friggendo può fuoriuscire la mozzarella,mettete prima il prosciutto a fettina e dentro la mozzarella che verrà così ingabbiata dal prosciutto-e,se volete unite anche  olive nere e prezzemolo. Chiudere il tutto a mezzaluna e premere bene la chiusura dei bordi con pollice ed indice.

A questo punto,dopo aver fatto il primo calzone,GUARDATE L’OROLOGIO,depositate il primo calzone fatto sul tavolo infarinato e sapete che fra 60 minuti potete cominciare a friggere. Naturalmente il secondo calzone lo metterete sul tavolo sotto al primo,il terzo calzone sotto al secondo e così via perché,poi,si cominceranno a friggere i calzoni non prendendoli a casaccio dal tavolo ma con l’ordine stabilito(se nel vostro padellone di frittura ci vanno ad esempio otto calzoni,si inizieranno a friggere i primi otto che avete preparato e non gli ultimi che ancora devono lievitare)

Spero di non essermi persa in chiacchiere inutili e di essere stata chiara….

Un consiglio:prima di infilarli nell’olio bollente,mentre si prendono dal tavolo infarinato,ritornare a schiacciare i bordi con pollice ed indice perché è capitato che,a causa della lievitazione,dai bordi si apre qualche buchetto che potrebbe rovinare l’olio di frittura.

Servirli caldi,tiepidi,freddi,il giorno dopo sono lo stesso fantastici e morbidi (meglio ancora se chiusi dentro un contenitore ermetico,facendoci uscire l’aria e non mettendolo in frigorifero). 

INSOMMA…ANNA MI DICEVA SEMPRE: COME LI FAI FAI VENGONO SEMPRE BUONI…… e aveva ragione !!!!!

Oltretutto non vengono untuosi (forse per la presenza delle patate) per cui se ne possono mangiare a iosa.

Una volta il figlioletto di amici nostri,dopo che il padre, ignaro di quello che avrebbero mangiato a casa mia,gli aveva comprato in una rosticceria due calzoni,ebbe il “coraggio” di mangiarsi 13 calzoni (13 e non 12 o 11….).PAZZESCO!!!!

13+2 precedenti = 15……………no comment!!!!!

Consiglio:se fate doppia dose, fatevi aiutare da qualcuno a fare i calzoni perché,da soli,non ce la fate a finire in un’ora che è il tempo limite per iniziare a friggere i calzoni.

Facendo 500g di patate e 500g di farina,vengono 19-20 calzoni.

Ultimo suggerimento?

Se li riempite con una cipollina lunga,un bastoncino di formaggio primo sale e qualche pezzettino di acciuga diventerete…… calzone dipendente.

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fotografia scattata di sera,a casa,con i calzoni ancora caldi…

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fotografia scattata di mattina,fuori casa,con i calzoni freddi….

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giovedì 22 settembre 2011

Il budino al cioccolato fondente ed arancia

 

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Certo che per noi donne (ed anche per gli uomini) i preparati per budini sono una vera “manna del cielo”!!!

Se abbiamo voglia di un dolce e non abbiamo il tempo per farlo basta avere in casa uno dei tanti preparati per  dolci della  S. Martino ed il gioco è fatto.

Pochi minuti,un pò di riposo in frigorifero, ed il dolce è pronto per essere gustato.

Per la preparazione seguire le istruzioni presenti nel retro della confezione.

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Se poi ci troviamo in casa un bellissimo stampo per budino della Domo,un pò di polvere d’arancia in frigorifero,ecco che anche l’occhio prova il suo godimento ( e non solo il palato).

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P.S.   mi scuso per non aver risposto subito ai vostri messaggi ma sono stata senza connessione internet……provvederò quanto prima.

lunedì 19 settembre 2011

Gli spaghettoro con patelle e bottarga di tonno su foglie aromatiche di basilico

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Ero al “colorito e colorato” mercato del pesce di Trapani quando,all’improvviso,i miei occhi si soffermarono sulla mercanzia di un ragazzotto: PATELLE DI MARE!!!!!

Dovevano essere mie!!!!!Non le mangiavo da anni!!!!

Ne comprai 1 kg e me ne andai “trotterellando” tutta contenta.

Giunta a casa telefonai alla mia gemella Margherita (più esperta di me di  piatti cucinati con il pesce) per avere ricordata la ricetta “da pasta chi pateddre” (pasta con le patelle).

Naturalmente ho fatto due aggiunte che hanno dato al piatto il mio tocco personale (il “letto” di basilico e la bottarga di tonno).

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Notizie prese dal web

La patella è un mollusco con una sola valva, provvisto di un grosso piede a ventosa che si fissa sul substrato roccioso in maniera talmente salda da risultare praticamente impossibile da strappare.

Esistono in tutti i mari del mondo circa 200 specie distinte di patelle, ma nel Mediterraneo ne sono presenti solo alcune.

La più comune è la Patella coerulea con una conchiglia a cono, base molto larga e vertice aguzzo, che negli esemplari più grandi può apparire arrotondato a causa dell'erosione dovuta al moto ondoso.

Le altre specie reperibili nel Mediterraneo sono la Patella aspera, la P. ferruginea, la P. safiana e la P.lusitanica.

Si assomigliano più o meno tutte, con la conchiglia dal bordo quasi circolare e l’apice che, a seconda della specie, risulta più o meno arrotondato.

 

Ingredienti per 6 persone:

500 g di pasta formato spaghettoro della Verrigni

i kg di patelle

5-6 spicchietti d’aglio

circa 15 pomodorini ciliegino

abbondante prezzemolo

Un pizzico di peperoncino

pochissimo sale

olio extravergine d’oliva

un poco d’acqua

bottarga di tonno grattugiata

Inoltre:

una padella in ceramica Domo

foglie larghe di basilico fresco

 

Mettere le patelle in uno scolapasta e lavarle ripetutamente sotto il getto dell’acqua corrente.

Metterle in una padella senza alcun condimento,incoperchiare e porre sul fuoco per circa 8-10 minuti mescolando ogni tanto.

Togliere i gusci e mettere i molluschi da parte.

Rosolare con olio, in padella ,un trito finissimo di aglio e prezzemolo,aggiungere i pomodorini tagliati a cubetti,pochissimo sale e peperoncino. Cuocere dolcemente.

Dopo qualche minuto aggiungere le patelle ed un pochino di acqua e finire di cuocere.

Cuocere la pasta,scolarla e metterla in padella per mantecare il tutto.Aggiungere altro prezzemolo fresco tritato.

Disporre su ogni piatto delle grosse foglie di basilico e versare la pasta ponendo sopra una spolverata di bottarga di tonno grattugiata.

Il mare è in tavola!!!!!!

 

 

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Tovagliato CreativiTavola

domenica 18 settembre 2011

Collaborazione con Verrigni,Antico Pastificio Rosetano

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La pasta Verrigni,per il caratteristico sapore,per l’alto valore nutritivo,per la sua “naturale” genuinità,è tra le migliori paste italiane.

Ciò è dovuto,senza alcun dubbio,alla selezione dei migliori grani duri esclusivamente italiani,alla lenta essiccazione e bassa temperatura.

Nel mese di settembre dell’anno 2009 Gaetano Verrigni ha presentato ufficialmente la prima ed unica pasta ottenuta mediante la trafilatura in oro: essa conferisce alla pasta una consistenza diversa,capace di esaltare al massimo i condimenti.

C’è da scegliere tra più di 80 formati di pasta,dai tradizionali ai giganti (come paccheri  e conchiglioni).

Esiste una Linea Aromatizzata,con aromi quali zafferano,nero di seppia,peperoncino,pesto..

Verrigni non è soltanto pasta di semola di grano duro trafilata in bronzo ed in oro ma è anche biologico,biodinamico,kamut,farro e tanto altro ancora. Si pensi che,quando negli anni settanta il Pastificio Rosetano esportava pasta biologica in Germania,in Italia l’argomento era sconosciuto ai più.

 

E’ possibile effettuare anche l’acquisto della pasta online (shop. Verrigni.com )

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venerdì 16 settembre 2011

La focaccia che balla (anzi…balliamo io e lei insieme )

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Oggi è il mio compleanno (cavolo sono già 52? )e voglio festeggiare con voi proponendo un impasto che mi permette di  ballare e mangiare (che cosa voglio di più dalla vita?!!!!!)

Il titolo ha qualcosa di poco chiaro….direte voi.

Che può significare una focaccia che balla?

Vi svelo subito l’arcano: si tratta di un impasto che non viene impastato ma semplicemente mescolato con movimenti sussultori e rotatori,come una danza.

Un giorno mi venne a trovare una rappresentante della tupperware dicendomi che c’era una novità: si poteva fare la focaccia o la pizza senza impastare,senza fatica ed in pochissimo tempo.

Mi chiesi subito se si trattava di un procedimento simile a quello del pane senza impasto…….sbagliavo,niente pieghe del secondo tipo ma solo una danza…..E CHE DANZA!!!!!!

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Ricetta postata da Maria Bianco su panzaepresenza.blogspot.it

Ingredienti:
500 g farina 00
500 g semola rimacinata di grano duro
25 g lievito di birra
720 ml di acqua tiepida
4 cucchiai olio extravergine d’oliva
4 cucchiaini zucchero
1 cucchiaio abbondante di sale

Inoltre:

olive nere

origano e rosmarino

un barattolo di pomodoro ciliegino semisecco Agromonte

sale grosso da cucina

emulsione di acqua ed olio

 Una ciotola in plastica con coperchio ermetico (indispensabile)

Ho messo le due farine in ciotola con il sale
.Ho unito il lievito prima sciolto in acqua tiepida insieme allo zucchero e all'olio.
Ho chiuso la ciotola con il coperchio ed è iniziata la "danza":prima ho mosso la ciotola in senso rotatorio e poi in senso sussultorio,poi ancora in senso rotatorio.
L'unica fatica è stata pulire i bordi della ciotola ed il coperchio con un cucchiaio....
Ho chiuso con il coperchio e fatto lievitare fino a quando non ho sentito un botto. Era il coperchio che si apriva da solo (30 minuti esatti).
Ho messo l'impasto (aiutandomi con le mani bagnate)in tre teglie unte di olio ed ho allargato con le mani facendo poi dei buchi sulla pasta.

Ho cosparso una teglia di sale grosso(poco) e rosmarino  (sono sbalordita...pochissimo tempo,niente lavoro ed ottimi risultati) un’altra teglia l’ho cosparsa di ciliegino semisecco Agromonte ,sale grosso ed origano ed un’altra ancora di olive nere,sale grosso  ed origano.Ho lasciato riposare per 15 minuti esatti e poi ho messo sopra una emulsione fatta di olio e di acqua.

Ho infornato a 280°.

E' venuta meravigliosa,morbida e ben cotta.

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 17 - Copia

 

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 20 - Copia

 

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Con questa ricetta partecipo al Contest “ Lievitami il cuore” di Mamma Papera e Blog Family

 

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Partecipo anche al Contest "Riaccendiamo il forno"

mercoledì 14 settembre 2011

La torre di peperoni alla siciliana

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Qualcosa di rosso……..

Quando ho letto del contest di Barbara non ho avuto dubbi: volevo cucinare un piatto con i peperoni.

E’ un ortaggio dai colori sgargianti,il rosso,il giallo,il verde,sta bene da solo ma anche in compagnia e,quando non è solo,il suo sapore predomina su tutto e tutti.Lo si può cucinare in mille modi,lo si può trasformare facendolo diventare una salsa colorata per decorare qualsiasi piatto,lo si può fare semplicemente arrostito o associarlo ai gamberi per un tripudio di sapori,lo si può farcire come la fantasia del momento ispira…….insomma il nostro peperone è bello da vedersi e da mangiare.

Ho scelto per il contest una ricetta semplice,conosciuta nel palermitano e nel trapanese e la presento nella versione

classica,in un piatto con sopra il pangrattato (muddrica atturrata diciamo noi siciliani), e nella mia personale versione , a torre.

L’agro e il dolce,l’aceto e lo zucchero,conferiscono tipicità a questa torre.

Ho scelto un piatto a fiori i cui colori richiamano il rosso ed il verde del peperone.(quasi maniacale è la mia attenzione ai colori!!!) 

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Ingredienti:

4-5 peperoni tra  rossi e verdi

una cipolla

una manciata di capperi di Pantelleria Bonomo e Giglio

mezzo vasetto di  pomodoro ciliegino semisecco Agromonte

olio extravergine d’oliva q.b.

un bel pizzico di zucchero

una generosa spruzzata di aceto di vino bianco

pangrattato

sale e pepe q.b.

inoltre:

un  bicchierino (o bicchiere) di carta

due padelle in ceramica della Domo

 

In una padella mettere l’olio extravergine d’oliva,i peperoni tagliati a bastoncini,la cipolla a fettine sottili,sale ,pepe e porre sul fuoco.

Cuocere dolcemente; dopo alcuni minuti aggiungere il ciliegino semisecco,i capperi e,verso fine cottura,zucchero ed aceto.

A parte, in un’altra padella, tostare in olio il pangrattato e versarlo sui peperoni quando sono cotti e già freddi.

Per la torre di peperoni alla siciliana, servendosi di un cucchiaino, riempire un bicchierino di carta e capovolgerlo su un piatto.

Servire.

 

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Con questa ricetta partecipo al contest di Barbara del blog La cucina di Barbara.

get an aid in the kitchen2

 

 

 

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