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Mi chiamo Maria e sono una gran mangiona. Mi piace tutto ad eccezione del cibo cucinato male. Mi piace cucinare sempre nuove pietanze e quando non ho piatti e padelle da lavare, mi sento triste. La mia cucina è ricchissima di caccavelle di tutti i tipi; il solo vederle in un negozio mi fa soffrire: le voglio a casa mia!!! Prediligo i dolci e tutti gli impasti lievitati ma non disdegno il resto. La mia vita ruota intorno a due pilastri: la culinaria e la scuola infatti, se mi cercate, mi trovate o in cucina o in un'aula scolastica. Ho aperto questo blog per conservare le ricette provate e poi perchè non voglio essere obsoleta e desidero dimenticare il buon vecchio quaderno di ricette scritte a mano.

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sabato 30 aprile 2011

I fusilli con piselli e pancetta su un letto di crema di zucca







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Oggi dovevo fare della semplice,semplicissima pasta con piselli freschi ( il nuovo blog mi prende tempo!!!) quand’ecco che mi sono ricordata di avere della zucca gialla nel surgelatore.
Le cose sono cambiate:dovevo fare una pasta più bella e più buona.
Eccola:

Ingredienti:
500 g di pasta formato fusilli
400 g di piselli freschi
200 g di zucca gialla
due cipolline
peperoncino in polvere
mezzo dado
50 g di pancetta coppata a dadini
Sale q.b.
Olio extravergine d’oliva
Parmigiano grattugiato

Rosolare,in un tegame,una cipollina tritata ed unire i piselli ; dopo qualche minuto aggiungere un pochino d’acqua,un pizzico di peperoncino ed il sale. Finire di cuocere.
A parte rosolare l’altra cipollina in olio ed unire i dadi di zucca gialla (li avevo surgelati,come detto sopra),salare,mettere anche qui un pizzico di peperoncino e poi mezzo dado sbriciolato: finire di cuocere.
Con il minipimer ridurre a crema la zucca e tenere al caldo.
A parte,in un padellino con un goccino d’olio rosolare la pancetta coppata.





Cuocere i fusilli e condirli con i piselli.
In ogni piatto da servire mettere un letto di crema di zucca,alcuni dadini di pancetta e la pasta con i piselli.
Una bella spolverata di parmigiano completa il semplice piatto.






La "divina" crema al cioccolato



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Ricetta postata da Raff di cookaround che ringrazio vivamente.
Nel suo post così dice:
“Ho ricevuto in dono questa ricettina da una nota pasticceria della mia zona. Ho frequentato un corso e il pasticciere gentilmente ci ha rivelato il segreto di una delle sue creme migliori”.

Devo dire che di creme al cioccolato,nella mia vita,ne ho fatte tante ma questa supera ogni immaginazione.
Quando la preparai,la prima volta,non avevo voglia di fare un dolce per utilizzarla e……meno male…….ME LA SONO MANGIATA TUTTA.
Per essere più precisa,ne ho lasciato due cucchiaiate alla mia famiglia,tanto per assaggiarla (loro non amano molto i dolci).
Descriverla,con le parole,è difficile,quasi impossibile……bisogna necessariamente provarla.

Ingredienti:

300 g di cioccolato al latte
250 g di cioccolato fondente
75 g di sciroppo di glucosio (Raff dice che si può sostituire con il miele)
100 ml di rum (sembra tanto ma non diminuite la dose)
50 g di burro
150 ml di latte

Iniziare con il prendere un tegamino e versare dentro il latte,lo sciroppo di glucosio ed il burro.
Mettere sul gas e fare sciogliere il burro a fuoco molto basso perché non deve assolutamente bollire ma semplicemente si deve sciogliere il burro.
Fatta questa operazione,si sposta il tegamino su un ripiano e si aggiunge il rum.
Procedere con il mettere nel microonde i due tipi di cioccolato e scioglierli (oppure a bagnomaria).
Unire,lentamente, il cioccolato fuso al composto precedente e mescolare.
A questo punto si può procedere in due modi:
1- Coprire la crema con pellicola trasparente e “dimenticarsela” per circa 12 ore (io l’ho preparata la sera per utilizzarla il giorno dopo……ma non c’è arrivata perché dopo un po’ di ore me la sono mangiata)
Il giorno dopo,togliere la pellicola trasparente,utilizzarla per riempire cioccolatini,per farcire torte od altro previa vigorosa mescolata.

2- Prima di coprire la crema con pellicola trasparente,con uno sbattitore elettrico,sbattere fino a quando non si fredda al fine di farle prendere aria.
Poi coprire e procedere come al punto 1.

Nota importante:
Questa crema si mantiene ben dieci giorni fuori dal frigorifero (sempre conservata in ciotola coperta da pellicola).








Con questa ricetta partecipo al contest di La cucina di Esme

I biscotti con la farina di riso



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Ricetta postata da CHRIS TPG di cookaround

Avevo comprato,per la prima volta,una confezione di farina di riso ed aspettavo di trovare una ricetta che mi stuzzicasse.
E’ questa!!!!!

Ingredienti:
450 g di farina di riso
150 g di farina 00
200 g di burro morbido
Una bustina di lievito
6 tuorli
300 g di zucchero semolato
Vanillina


Iniziare con il montare,con lo sbattitore elettrico,il burro morbido con lo zucchero.
Unire i sei tuorli e la vanillina.
Aggiungere,pian piano,la farina di riso,la farina 00 ed il lievito setacciato.
Ad un certo punto continuare il lavoro impastando a mano ed eliminando,quindi,lo sbattitore.
Formare la classica palla,avvolgerla nella pellicola e metterla a riposare in frigorifero per trenta minuti.
Poi stendere con il mattarello e ritagliare i biscotti con gli stampini che vi trovate a casa.
Metterli in teglia ricoperta da carta forno ed infornare a 180° per circa 10 minuti.







venerdì 29 aprile 2011

Gli spaghetti con bottarga di sgombro e rucola


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Lo sgombro è un pesce lungo circa 25-50 cm con corpo fusiforme e capo appuntito. Essendo un vorace divoratore lo sgombro possiede una bocca ampia con mascelle munite di piccoli denti aguzzi.
Lo sgombro, conosciuto anche come maccarello o lacerto, vive in branchi ed è diffuso in tutto il Mediterraneo, nel Mare del Nord e nell'Atlantico settentrionale.
Dal punto di vista nutrizionale lo sgombro è un alimento a dir poco eccezionale. Come tutte le altre specie appartenenti alla famiglia del pesce azzurro, anche lo sgombro è particolarmente ricco di acidi grassi polinsaturi. Oltre a proteggere dalle malattie cardiovascolari, l'abbondante presenza di grassi "buoni" conferisce alle carni un sapore caratteristico, deciso e gustoso. Lo sgombro è anche ricco di proteine facilmente digeribili ed ha un apporto calorico modesto.
Viene commercializzato fresco, surgelato o lavorato ed inscatolato. Essendo particolarmente diffuso nei nostri mari ha un prezzo contenuto.



Ingredienti:
500 g pasta formato spaghetti
150 g di bottarga di sgombro sott’olio
400 g di pomodorini di Pachino
capperi di Favignana q.b.
una manciata di rucola
3 spicchi d’aglio
Olio extravergine d’oliva
Peperoncino in polvere
Sale q.b.












In una larga padella rosolare ,in olio extravergine d’oliva,gli spicchi d’aglio tritati.
Aggiungere il pomodoro di pachino tagliato in quattro parti,un pizzico di sale e di peperoncino e fare cuocere a fuoco vivace.
Quando la salsa comincia a restringersi aggiungere un pò di capperi di Favignana e la bottarga di sgombro tagliata a pezzettini. (schiacciarne qualche pezzettino con la forchetta).
In ultimo una bella manciata di rucola tagliuzzata.
Cuocere gli spaghetti ben al dente ,scolarli e versare in padella facendo saltare il tutto.



giovedì 28 aprile 2011

Il cioccolato mille buchi



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Un giorno stavo rifacendo le arance candite al cioccolato quando,rimastomi del cioccolato fuso,ho avuto un'idea.

A casa mi trovavo alcuni fogli a pallini (quelli che servono per conservare e non fare rompere degli oggetti delicati)-ho poi scoperto che si chiamano film a bolle d'aria.

Ecco cosa ho fatto:
Occorrente
film a bolle d'aria
cioccolato fondente

Ho sciolto nel microonde del buon cioccolato fondente.
Con un piccolo coppino ho versato sui fogli a bolle d'aria il cioccolato.




Ho atteso 10 minuti che il cioccolato si solidificasse.




Ho capovolto il tutto e ho,delicatamente,staccato il foglio ritrovandomi una bellissima lastra di cioccolato mille buchi. L'ho tagliata a triangoli e messa in frigorifero.




Appena farò una mousse,una torta,una crema decorerò con questo cioccolato.
Come vi sembra l'idea?


La sorpresa di palline ai pistacchi



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Ho “propinato” questa sorpresa di palline ai pistacchi in una delle mie tante cene a buffet libero.
Sapete cosa ho visto? La sorpresa quando i miei ospiti mettevano in bocca queste palline….da qui il titolo della ricetta.
Nessuno si aspettava quello che c’era dentro l’involucro di philadelphia .Ho anche constatato che,alla fine,la sorpresa è risultata piacevole.

Ingredienti:
chicchi d'uva bianca
philadelphia
pistacchi tritati grossolanamente


Rotolare dei chicchi d’uva bianca intorno a del philadelphia e,poi,rotolarli su dei pistacchi tritati.
Metterli dentro pirottini di carta e servirli.
In alternativa, infilzarli su stecchini..



La pizza con la pasta madre


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Qualche anno fa la mia amica cookina Lidia mi ha regalato 100 g di pasta madre che io,amorevolmente,curo ogni settimana rinfrescandola.





La foto che vedete sopra è della pasta madre appena uscita dal frigorifero e,quindi,ancora da rinfrescare.
La rinfresco mettendo nel bimby (ad esempio) 200 g di pasta madre e 100 ml di acqua (quindi metà di acqua rispetto alla quantità di pm)e faccio andare 30 secondi velocità 3. Poi aggiungo la farina 00 in quantità pari a quella della pm (cioè 200g ) e faccio andare per 30 secondi a velocità 5.Poi faccio lievitare a palla per tre ore.


Ho sempre fatto la pizza utilizzando varie ricette ma questa,con la pasta madre,è superlativa.
Ingredienti:
700 g di semola rimacinata di grano duro
100 g di pasta madre rinfrescata
450 ml di acqua tiepida
2 cucchiai di olio extravergine d’oliva
10 g di sale

Inoltre:
pomodoro ciliegino
origano
rucola
prosciutto crudo
mozzarella
svizzero
salame piccante
olio extravergine d’oliva
sale

Per l’impasto della pizza mi faccio aiutare dal mio amato apparecchio “bimby” ma si può tranquillamente preparare o a mano o con qualsiasi altra macchina impastatrice.
Usando la pasta madre è chiaro che i tempi di lievitazione sono molto lunghi ma l’attesa ripaga abbondantemente.

Mettere nel bimby l’acqua,la pasta madre a pezzetti,l’olio e fare andare per due minuti e trenta secondi a velocità 2.
Aprire il boccale, aggiungere la semola rimacinata di grano duro ed il sale, e fare andare prima venti secondi a velocità 5 e poi due minuti e trenta secondi a velocità spiga.
L’impasto è fatto.
Fare la classica palla incisa con una croce e mettere a lievitare o in forno preriscaldato a 50° oppure usando il vecchio sistema delle nonne: la copertina sopra l’impasto da lievitare.





Ho atteso dalle 16 alle 18 ore e poi ho prelevato l’impasto ben lievitato dalla bacinella e l’ho steso su una grande teglia quadrata precedentemente ben oleata.
Ho rifatto lievitare per alcune ore ( 3-4 ore).
Ho deposto,in fila,tanti pomodorini ciliegino ,ho messo sopra dell’odoroso origano,pizzichini di sale sui pomodorini,un generoso giro di olio ed ho infornato a quasi 300° fino a cottura quasi ultimata.




Ho riaperto il forno e cosparso tutta la pizza di dadini di buona mozzarella. Inoltre,su metà pizza ho aggiunto del formaggio svizzero a fettine e del salame piccante.
Ho atteso che,in pochi minuti si sciogliessero i formaggi ed ho spento il forno.
Subitamente ho deposto sull’altra metà della pizza delle fettine di crudo di Parma ed abbondante rucola.
Ora si può mangiare!!!!!!







Con questa ricetta partecipo al CONTEST
di Elisina

mercoledì 27 aprile 2011

I quadrotti meringati alla marmellata


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Ricetta di Annalisa


Si tratta di un dolcino semplicissimo che ha il vantaggio di essere preparato anche alcuni giorni prima del consumo se ben conservato in una scatola di latta.
Ingredienti:
300 g farina 00
150 g burro liquefatto
90 g zucchero
3 tuorli
1 cucchiaino di lievito per dolci in bustina
Marmellata (ottima,in questo dolcino,quella alla ciliegia)
3 albumi
100 g di zucchero per fare la meringa
Zucchero al velo

Mettere in una ciotola la farina 00,i tuorli d’uovo,il burro sciolto al microonde o a bagnomaria,il lievito ed i 90 g di zucchero.
Mescolare velocemente il tutto (si tratta di una frolla quindi l’impasto non richiede lunga manipolazione) facendo una palla che va stesa molto sottile,con il mattarello, tra due fogli di carta forno.

Arrotolare l’impasto già steso sul mattarello e deporlo in una teglia rettangolare che,precedentemente, avevamo coperto da un foglio di carta forno.
Coprire tutta la pasta con della marmellata di ciliegie (quantità a piacere )lasciando un bordino piccolissimo non coperto di marmellata.
A parte,in un’altra ciotola mettere i tre albumi e cominciare a farli a neve usando uno sbattitore elettrico (elettrodomestico indispensabile in cucina),unendo,pian piano 100 g di zucchero. Deve risultare una meringa ben densa e la prova la faccio capovolgendo la ciotola senza che cada la meringa o che si sposti minimamente.
Coprire lo strato di marmellata con tutta la meringa che va pareggiata con una spatola.





Cuocere in forno già caldo a 200° per 20 minuti circa.
Appena tolta dal forno, si fa intiepidire e poi si estrae con tutta la carta forno per farla freddare completamente.
Con un coltello tagliare a quadrotti più o meno grandi e cospargere di zucchero al velo.
Consumare subito facendo godere il palato oppure conservare in una scatola di latta o contenitore a chiusura ermetica.

La marmellata di susine nere alla grappa

Le prugne(susine) sono il frutto dell'albero del Prunus, un arbusto appartenente alla famiglia delle Rosacee. Sono frutti oblunghi o tondi, con polpa e buccia di colore giallo o rosso-violaceo, ricoperta da una sostanza cerosa, chiamata pruina. Il nocciolo è allungato e appuntito.

Le prugne sono disponibili fresche (in estate), secche o sciroppate. Sono utilizzate anche per produrre liquori, famosa la grappa alla prugna, soprattutto in Alto Adige dove viene servita con una prugna secca all'interno del bicchiere.
Le prugne secche si utilizzano anche in cucina, per preparare piatti a base di carne.




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Un giorno comprai dal mio fruttivendolo di fiducia una cassetta di susine nere ma non ero convinta dell’acquisto: mi sembravano eccessivamente mature.
Mai marmellata mi è venuta così buona!!!!!!

Ho messo in un tegame i seguenti ingredienti:
1 kg di susine nere ,300 g di zucchero semolato e 100 g di zucchero di canna.(ho fatto però queste dosi moltiplicate per 10……marmellata per un esercito!!!)
Ho fatto cuocere a lungo.
Prima di invasare ho messo qualche cucchiaio di grappa e mescolato il tutto.
Ho sterilizzato 30 minuti.

martedì 26 aprile 2011

Le polpettine di tonno fresco


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Tonno e Favignana: i pescatori che si apprestavano a partire per la pesca del tonno,la cantata dell’aia mola”,la camera della morte,il sangue ed il tonno moribondo… il pesce messo a testa in giù a perdere il sangue….le donne che nello stabilimento inscatolavano il tonno….ricordi di un tempo che fu.



Ingredienti:
300 g tonno fresco
1 uovo
50 g pangrattato
Sale,pepe
Aglio e prezzemolo
Olio extravergine d’oliva
Una cipollina
Capperi
Uvetta di Corinto e pinoli
Pomodoro fresco




Comprare del tonno fresco a fette e metterlo in una ciotola con abbondante acqua e un pugno di sale al fine di far perdere il sangue.
Dopo circa un'ora,sgocciolarlo e tagliarlo,con il coltello,a pezzettini minuscoli.
Condirlo con uova (per 1 kg di tonno, 3-4 uova circa ),mollica di pane,aglio e prezzemolo tritati,pepe.
Amalgamare con le mani e fare delle polpettine che andranno rosolate in padella con olio.
A parte,in un'altra padella, preparare un soffritto di cipolla,unire prezzemolo,pochi capperi,una manciata di uva passa,pinoli,pomodoro fresco a filetti e far cuocere alcuni minuti;dopo,unire le polpettine e finire di cuocere.

I biscotti all'olio d'oliva





Ho fatto tanti tipi di biscotti ma questi,da inzuppare nel latte,sono PERFETTI.

600 g farina 00
200 g zucchero
100 ml olio d'oliva
80 ml latte
2 uova intere
una bustina vanillina
10 g ammoniaca
polvere d'arancia


Prendere una ciotola e mettervi le due uova ed unire,sbattendo con uno sbattitore a mano,lo zucchero.
Dopo averlo versato tutto sulle uova,sempre sbattendo,unire l'olio e poi il latte tiepido in cui avrete sciolto l'ammoniaca.
Ora unire,pian piano,la farina,la bustina di vanillina e la polvere d'arancia,continuando sempre a mescolare con lo sbattitore a mano.
Quando l'impasto si fa più duro,eliminare lo sbattitore ed usare le manine per amalgamare gli ingredienti.
Prelevare un pò d'impasto e spianare con il mattarello (non troppo perchè i biscotti devono essere un pò ciccioni)
Rigare con i rebbi di una forchetta la pasta spianata e tagliare con una rotella dei quadrati o dei rettangoli.
Disporli in una grande teglia con carta forno e spennellarli con del latte mettendo sopra una spolverata di zucchero semolato.

Dopo aver preparato tutti i biscotti,infornare a 200° per circa 20 minuti (devono essere ben dorati).

La brioche senza impasto





Un giorno(mi sembra di iniziare a raccontare una favoletta) svogliatamente guardavo un blog di cucina (cucina e gianduia),quando,all’improvviso,ho strabuzzato gli occhi perché mi sono imbattuta in una ricetta a dir poco eccezionale: brioche senza impasto.
Immediatamente è passata la svogliatezza e la mia attenzione si è destata….cosa mai stavo leggendo…anche le brioche senza impasto si sono inventati? Ho guardato le foto di queste brioche e mi hanno entusiasmato ma quando ho letto che la signora del blog citato sopra aveva preso la ricetta dal forum di cucina italiana,ricetta provata e postata da Anna Luisa Vingiani,ho subito deciso di guardare il post della Vingiani….MERAVIGLIA DELLE MERAVIGLIE….le foto delle sue brioche senza impasto erano e sono uno spettacolo dell’arte culinaria.
Allora ho copiato,incollato le due ricette (uguali anche se la signora di “ cucina e gianduia “ ha impastato metà dose),ho riflettuto se avevo gli ingredienti a casa (potevano mancare ad una ,la sottoscritta,che esce “fuor di testa” per gli impasti lievitati?) e mi sono data subito da fare.
Senza usare manine o bimby o impastatrici varie ho mescolato con un semplice mestolo di legno
gli ingredienti  e,senza fatica, in pochi minuti ho fatto le brioche.
Credo ,oggi,di essere troppo logorroica…andiamo alla ricetta.
Ingredienti:
500 g farina Manitoba
125 g zucchero
250 ml di latte
100 g burro
2 uova piccole
6 grammi di lievito di birra
Mezzo cucchiaino di sale
Scorza grattugiata di limone
Scorza grattugiata di arancia


Inoltre:
latte e tuorlo per pennellare
Carta da forno
Zucchero in granella


In una ciotola di vetro scaldare nel microonde il latte con il burro a pezzetti,finchè il burro si scioglie.
Unire lo zucchero,gli aromi e mescolare.
Se è troppo caldo aspettare prima di unire il lievito.
Unire il lievito e mescolare.
Unire le uova sbattute con forchetta.
Unire,infine,la farina mescolata con il sale a poco a poco,girando con un mestolo di legno (lì,devo dire che ho girato energicamente il tutto).
Detto questo lascio a voi l’immaginazione di quanta fatica e di quanto sudore mi è costata la lavorazione di queste brioche!!!
Coprire il recipiente con pellicola trasparente ed infilare tutto in un sacchetto di plastica per la spesa ( che ho debitamente chiuso con un nodo per la paura che mi scappasse o perdessi l’impasto….)
Mettere in frigorifero,nel ripiano più basso, e dimenticarsi del “ lavoraccio “ fatto (si fa per dire,ci pensavo continuamente,fremevo nell’attesa che arrivasse la mattina seguente per vedere i risultati,dato che era la prima volta che infilavo un impasto a lievitare in frigo).
Non ho atteso le 24 ore; dopo 20 ore ho aperto il frigorifero, tolto il nodo al sacchetto,strappata la pellicola trasparente e….DELUSIONE….l’impasto mi sembrava,dico mi sembrava,poco lievitato ed indurito dal freddo del frigo.
Non mi sono lasciata scoraggiare,ho continuato a seguire le direttive della signora del blog citato sopra.
Ho fatto riposare, fuori dal frigo, a temperatura ambiente,l’impasto per 40 minuti.
Trascorsi i 40 minuti,le cose mi sembravano migliorate.
Ho rovesciato l’impasto su un piano infarinato ed ho dato le pieghe del primo tipo del famoso,anzi famosissimo, Adriano di “profumo di lievito”.

Pieghe del primo tipo (vediamo se riesco a spiegarle…)
Col matterello ho steso l’impasto ed ho ripiegato metà dell’impasto steso, poi ho ripiegato l ‘altra metà ottenendo un panetto rettangolare che ho subitamente girato verso di me.
Ho ripetuto altre due volte questa operazione (stendendo l’impasto,ripiegando…e girando poi verso di me)
E’ una operazione facilissima a farsi ma difficilissima a spiegarsi,comunque per le grandi esperte non è altro che la piegatura che si fa per la pasta sfoglia fatta in casa
Dopo le pieghe ho messo la pasta su carta forno in una teglia ed ho fatto riposare in forno tiepido per 1 ora esatta.
Ho poi diviso l’impasto (con un coltello) in tanti pezzettini ed ho ricavato delle palline.
Le ho sistemate in teglia su carta forno e fatte lievitare ancora fino al raddoppio ( 1 ora circa)-
Prima di infornare a 180° per 15-20 minuti,ho spennellato le brioches con tuorlo diluito con latte ed ho messo della granella di zucchero sopra.
Per ora sono in forno,speriamo bene!!!!!
Ho sperato bene….SONO FANTASTICHE.

Le frittelle di zucchine al vino





La mia collega ed amica Lucilla è un portento!!!!
Le sue ricette sono una garanzia; dopo avermi dato la ricetta del liquore pocket coffee,mi ha svelato  anche quella delle frittelle di zucchine al vino.
Sono buonissime anche fredde.
Ingredienti:
2 zucchine genovesi (di media misura)
100 g di farina 00
2 uova
Una spruzzata di vino bianco (senza esagerare)
3 spicchietti di aglio tritatissimi
Prezzemolo tritato q.b.
Un pugnetto di parmigiano grattugiato
Sale e pepe q.b.
Inoltre:
olio di oliva per friggere (o di semi)

Iniziare con il grattugiare le zucchine precedentemente lavate (con tutta la buccia)
Asciugarle in un panno  e metterle in una ciotola.
Aggiungere tutti gli altri ingredienti e mescolare.
Friggere a cucchiaiate in olio caldo. 
Servire come antipasto o come accompagnamento ad un secondo.



Il semifreddo al caffè




Ingredienti:

400G DI ZUCCHERO AL VELO-1 LITRO DI PANNA DA MONTARE-4 TUORLI-1 TAZZINA DI CAFFE'- 5 CUCCHIAI DI NESCAFE' RELAX-2 BUSTINE DI VANILLINA-1 BICCHIERE DI ACQUA


Montare i tuorli con 200g di zucchero al velo,1 bustina di vanillina e l'acqua.

A parte montare la panna con il resto dello zucchero ed una bustina di vanillina.

Mescolare insieme il tutto ed unire la tazzina di caffè ed il nescafè sciolto in pochissima acqua calda.
 Mettere in uno stampo e conservare nel congelatore; prima che si addensi completamente,mescolare spesso.
Decorare con margherite di ostia e panna.

Il liquore al cioccolato e peperoncino





ricetta di stefy69 di cookaround

Ingredienti:

1 litro di latte intero
800 gr di zucchero
200 gr di cioccolato amaro
200 ml di alcool
Peperoncino (facoltativo)

mettere nel boccale bimby: latte, zucchero e cioccolato: 5min  90° velocità 2.

Lasciare freddare completamente e poi aggiungere l'alcool: 20sec. velocità 2

Alla fine unire un pizzico di peperoncino in polvere e mescolare.
Imbottigliare e conservare in frigorifero.

Nota:
Si può fare benissimo anche senza il bimby.


I crostini con mousse di nocciole e peperoni




Faccio da tempo questa buonissima e particolare mousse letta nel blog lost-in-kitchen.
L'unione di nocciole e peperoni è qualcosa di paradisiaco.......provare per credere!!!


Ingredienti:
7 peperoni carnosi (5 rossi e 2 verdi)
40 g di nocciole tostate
3 spicchi piccoli di aglio
50 g di pangrattato
2 cucchiai pieni di aceto di vino rosso
olio extravergine d'oliva q.b.
sale e pepe q.b.
Inoltre:
baguette di pane


Arrostire sulla bistecchiera,a fuoco dolce,i peperoni. Spellarli e farli a filetti.
Riunire in un mixer i peperoni con tutti gli altri ingredienti ad eccezione dell'olio che va versato a filo.
Si otterrà una cremina dolce e profumata che va messa su crostini di pane tostato.


lunedì 25 aprile 2011

Le spaccatelle con pesto di limone e spolveratina di pistacchi






Ingredienti per 3 persone:

250 g di pasta formato spaccatelle
2 scatolette da 80 g l’una di tonno sott’olio
2 spicchi d’aglio ( meglio se di Nubia )
2 grossi pomodori rossi carnosi
Un limone medio
Olio extravergine d’oliva q.b.
Sale e peperoncino ( o pepe)
Tanto basilico fresco
Poca menta fresca
Pochissimi capperi
Parmigiano grattugiato (se piace,ma ci sta)

PER GUARNIRE IL PIATTO:
Pistacchi  (meglio se di Bronte)
Scorzetta grattugiata di limone



Indispensabile: un mixer tritatutto



Mettere nel mixer o frullatore(oppure potete fare il tutto usando il caro vecchio mortaio)i due  spicchi d'aglio,abbondante basilico,poca menta,una generosa quantità d'olio d'oliva,le scatolette di tonno sott'olio ben sgocciolato,limone spremuto,sale,peperoncino, qualche capperetto,pomodoro rosso carnoso e maturo(spellato e privato dei semi) e fate andare il tutto fino ad ottenere una cremina fresca fresca.

Condire gli spaghetti al dente e poi mi direte....
Servire con una spolverata di pistacchi tritati e del parmigiano grattugiato.
Se piace, aggiungere al piatto un po’ di scorza grattugiata di limone.

Gli sformatini di melanzana con salsa a specchio






Ingredienti

Melanzane fritte
Salsa di pomodoro
Mollica fresca di pane
Aglio
Prezzemolo
Basilico
Capperi di Favignana
Parmigiano grattugiato
Pecorino grattugiato
Una noce di burro
Olio d’oliva
Sale e pepe

Inoltre:
stampini della cuki




Preparare degli stampini della cuki imburrandoli lievemente;rivestirli di fette di melanzane fritte e riempirli con questo composto:rosolare in padella, con poco olio, della mollica fresca di pane unendo aglio,capperi e prezzemolo tritati,sale e pepe.
Spegnere il fuoco ed aggiungere del parmigiano e del pecorino grattugiati (in parti uguali ).

Dopo aver riempito di mollica condita gli stampini,aggiungere una cucchiaiata di salsa di pomodoro fresco già cotta ed una bella ed odorosa foglia di basilico.






Chiudere il tutto con un'altra fetta di melanzana.
Mettere in forno pochi minuti a 180°.
Sformare e servire queste monoporzioni con sopra un cucchiaino di salsa ed una fogliolina di basilico.

Nota: la mollica fresca di pane deve rimanere assolutamente bianca.
Questi sformatini si possono congelare dopo cotti conservandoli coperti da pellicola.
Quando si vogliono mangiare basta tenerli in frigorifero un paio di ore e poi riscaldarli in forno.



 

L'utile e l'inutile in cucina


Chi ama cucinare ama possedere una serie infinita di caccavelle.
Questa sezione del mio blog la voglio dedicare a tutto ciò che è utile ed inutile in cucina.
Inizio con il raccontarvi  ciò che mi è accaduto l’ultima volta che sono stata a Roma.
Gli amici di cookaround mi avevano parlato di un noto  negozietto romano ricchissimo di caccavelle di tutti i tipi……..sono partita armata di indirizzo e non sarei ritornata a Trapani se prima non avessi visitato il negozietto.
Così è stato: appena entrata,mi sono guardata intorno,a destra e a sinistra,davanti e dietro,in alto e in basso……fremevo dalla voglia di portarmi dietro tutto il negozio.
Ho chiesto la cortesia di sapere il nome e l’utilizzo di ogni oggetto che mi colpiva,ricevendo massima disponibilità e chiara spiegazione.
APRITI CIELO!!!!!Per più di due ore non ho fatto che pronunciare la stessa frase……  “ E questa a cosa serve?
La compro."

Compra ora e compra più tardi,mi sono dimenticata che avevo,per il ritorno in aereo,un piccolo bagaglio a mano. Come avrei fatto? Di averle spedite non se ne parlava (se poi non mi arrivavano? Come avrei fatto a vivere senza? )ed allora sono uscita dal negozio con una serie vergognosa di stampi in silicone,di stampini per cioccolatini,di aggeggini  “pela nonsocosa “,di grattugie,di tortiere a cerniera,di pompette per decori in cioccolato e tanto altro.
Mio marito mi guardava torvo ma non riusciva a smorzare minimamente la mia felicità. Ho fatto la strada del ritorno in albergo distratta da certi pensieri :  “ domani farò la torta con questo stampo,ma devo anche provare quel temperino che mi fa le rose con le carote…..no è meglio che domani,appena arrivo,faccio dei cupcakes per poterli decorare con la nuova pompetta……..pensa e che ti pensa….non mi sono accorta che eravamo arrivati in albergo (i miei piedi hanno camminato da soli!!!!)
Ho cercato di fare “ miracoli” stipando qualcosa in valigia ma niente da fare….mannaggia,pensavo,se avessi comprato lo stampo rettangolare a cerniera più piccolo forse!!!!!!!!!
MORALE DELLA FAVOLA: il tutto mi è costato un patrimonio tra caccavelle,nuova valigia e più di 40 euro di spese per mettere la nuova valigia nella stiva dell’aereo.
Ma si può essere felici per così poco?  Siiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiii

A presto con le prime fotografie di caccavelle.

I petali ericini con zucca,amaretti e speck


 Un matrimonio tra Sicilia ed Emilia Romagna.






Amaretti? Guardo e passo…non fatelo,gli amaretti danno un tocco alla scipita zucca e poi ricordiamoci i famosi tortelli di zucca ed amaretti del modenese.

Un giorno la mia collega Bianca,in sala professori,mi ha chiesto se conoscevo delle ricette di pasta con la zucca essendo la sua famiglia amante di questo prodotto giallo-arancio dell’orto. Era stanca di cucinare la zucca sempre alla stessa maniera.
Le ho risposto di darmi un paio di giorni di tempo e le avrei portato qualcosa.
Ho consultato le mie centinaia di riviste di cucina,ho guardato su internet vari siti di cucina,ho sfogliato i miei ordinatissimi ricettari che accumulo da anni… troppe ricette di zucca con la pasta…..come scegliere?
Alla fine,col fiuto che mi ritrovo ,le ho portato solamente tre ricette di zucca con pasta,tutte fattibili tranne una che sembrava da scartare perché uno degli ingredienti era l’amaretto.
Sapete come è finita?Le ha provate tutte e tre e,alla fine,mi ha detto:favolosa quella con gli amaretti,così così le altre due.
L’indomani ho servito ai miei familiari un piatto fumante di petali ericini con zucca,amaretti e speck….

Ingredienti per 6 persone:
 500 g di pasta formato petali ericini (o altro)
 500 g di zucca gialla (pesata già pulita)
 4 biscotti amaretti
130 g di speck
Un porro (se non ne avete,usate la cipolla)
 Un bel pugno di parmigiano grattugiato
sale e pepe q.b.
olio extravergine di oliva

Rosolare un porro affettato in padella con un po’ d’olio,unire dello speck a bastoncini,poi della polpa di zucca a dadini già cotta al vapore o semplicemente bollita.
Aggiungere  tre o quattro amaretti sbriciolati,sale,pepe e cuocere bagnando con un goccino di acqua della zucca.
Versare in padella la pasta al dente,un pugnone di parmigiano grattugiato e saltare il tutto.



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