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Mi chiamo Maria e sono una gran mangiona. Mi piace tutto ad eccezione del cibo cucinato male. Mi piace cucinare sempre nuove pietanze e quando non ho piatti e padelle da lavare, mi sento triste. La mia cucina è ricchissima di caccavelle di tutti i tipi; il solo vederle in un negozio mi fa soffrire: le voglio a casa mia!!! Prediligo i dolci e tutti gli impasti lievitati ma non disdegno il resto. La mia vita ruota intorno a due pilastri: la culinaria e la scuola infatti, se mi cercate, mi trovate o in cucina o in un'aula scolastica. Ho aperto questo blog per conservare le ricette provate e poi perchè non voglio essere obsoleta e desidero dimenticare il buon vecchio quaderno di ricette scritte a mano.

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venerdì 30 dicembre 2011

Il trancio di salmone con zenzero e pancetta

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E’ uno dei pesci preferiti da mio figlio Gianni e, cucinato così, risulta essere molto buono.Le fette di pancetta dovevano avvolgere il trancio di salmone ma……due fettine in un panino,una lanciata in bocca al cane che ti guarda con occhi dolci…. la pancetta mi è venuta a mancare per chiudere bene il trancio di salmone. Pazienza……..

 

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Ingredienti:

un bel trancio di salmone fresco

pancetta coppata a fette

sale di Guerande alle alghe Tec-Al   (poco perchè c’è la pancetta)

Vinchef (vino bianco aromatizzato alle erbe)

olio extravergine d’oliva Dante

un pezzettino di radice di zenzero (non indispensabile)

 

Massaggiare con un pò di sale di Guerande il roseo trancio di salmone ed avvolgerlo nelle fettine di pancetta coppata.

Adagiarlo in una teglia unta di olio e cospargervi sopra una grattata di radice fresca di zenzero.

Infornare a 200° e,dopo che il pesce è ben rosolato,aggiungere una generosa spruzzata di Vinchef.

Continuare la cottura ed ogni tanto aprire lo sportello del forno per girare il pesce e bagnarlo con il vino.

Servire in tavola. 

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P.S. Scusate se,in questi giorni,non visito i vostri blog ma ho problemi al computer.Sto rischiando di perdere tutte le mie ricette e non vi dico i miei pianti!!!
Tanti auguri di un sereno anno nuovo.


mercoledì 28 dicembre 2011

Il risotto con cozze e mandorle

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piatto La Fabbrica Della Ceramica di Susanna De Simone

 

Quando si dice riciclaggio!!

Ricordate la zuppa di cozze ai capperi postata un pò di tempo fa? Le cozze erano davvero tante ed il giorno dopo ho preparato questo saporitissimo risotto.

 

 

Ricetta postata da Maria Bianco su panzaepresenza.blogspot.it

Ingredienti:

500 g di riso carnaroli

un porro

una piccola carota

30 g di mandorle bianche

un bicchierino di Vinchef

un pezzettino di radice di zenzero

un trito di basilico (in mancanza prezzemolo)

olio extravergine d’oliva Dante

zuppa di cozze ai capperi( già pronta,preparata il giorno prima)

peperoncino in polvere

Inoltre:

alcune cozze e la parte verde del porro per decorare.

Un coccapasta rotondo

 

Iniziare con il riscaldare la zuppa perchè il brodo ci serve per bagnare il risotto.

Prelevare,dalla zuppa, alcune cozze e tritarle o con un coltello oppure con un tritaprezzemolo.

Mettere sul fuoco un tegame e versarvi l’olio con un trito di porro,carote e mandorle; rosolare lentamente il tutto.

Aggiungere il riso e fare insaporire.

Aggiungere un bicchierino di vinchef e sfumare.

Bagnare,a piccole dosi,con il brodo della zuppa di cozze e, se necessario,aggiungere anche un pochino di acqua calda.

Verso metà cottura unire il trito di cozze che era stato messo precedentemente da parte.

Una grattugiata di zenzero fresco,un pizzico di peperoncino ed un trito di basilico completeranno il risotto.

Servire ponendo al centro del piatto un coccapasta rotondo e riempiendolo di risotto.Togliere il coccapasta e decorare a piacere.

 

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martedì 27 dicembre 2011

Il timballino di spaghetti riciclati

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Non si può e non si deve buttare via niente…..(poi di questi tempi!!!!)

Quante volte ci capita di cucinare qualcosa che ci avanza e resta in frigorifero in attesa di una soluzione definitiva? O la spazzatura o il recupero della stessa in un’altra ricetta.

E’ il caso degli spaghetti al pomodoro.

In Sicilia (e credo in altre parti della nostra Italia) quando rimangono degli spaghetti al pomodoro è una festa:la sera si mangerà la pasta a frocia (a frittata) oppure…….così!!!!!

Dopo il “mangia-mangia “ natalizio ed il prossimo  “mangia-mangia” di capodanno è la volta di un piatto semplice ma sempre buono: la pasta con la salsa di pomodoro,però rivisitata.

 

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Ingredienti:

Una bottiglia di salsa pronta di pomodorino ciliegino

un piccolo scalogno

sale q.b.

pepe bianco

pasta formato spaghetti

mollica fresca di pane q.b (quella bianca)

parmigiano reggiano grattugiato

una melanzana

olio extravergine d’oliva

qualche cappero di Pantelleria

Inoltre:

stampini in alluminio cuki

 

Friggere in olio la melanzana a fette (dopo averla messa a bagno in acqua e sale a perdere l’amaro).

Rosolare uno scalogno tritato in olio ed aggiungere la salsa pronta di pomodorino ciliegino.

Un pizzico di sale,uno di pepe ed uno di zucchero,una veloce cottura (è un’ottima salsa pronta in un minuto) e spegnere il fuoco.

Cuocere gli spaghetti ben al dente e condirli con la salsa di pomodoro,qualche capperetto qua e là ed abbondante parmigiano grattugiato.

Porre le fette di melanzana in alcuni stampini di alluminio creando un incavo dove infileremo gli spaghetti arrotolati. Chiudere con altra fetta di melanzana.

Alcuni stampini,invece,ungerli appena di olio d’oliva e porre una manciata di mollica fresca di  pane. Sulla mollica mettere gli spaghetti arrotolati e finire con un’altra manciata di mollica fresca.

Infornare a 180° fino a doratura.

 

 

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lunedì 26 dicembre 2011

I fidanzati integrali con cuori di carciofo e gamberi

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E’ vero che dalle blogger ci si aspettano succulenti piatti elaborati ma è pur vero che, oltre al mestiere di moglie e di mamma, molte di noi,come si suol dire, si “guadagnano la pagnotta fuori casa” per cui,tra affanni,corse ed andirivieni,si trova solo il tempo per cucinare una buona pasta veloce veloce. Se poi la materia prima è data dalla pasta della fabbrica di Gragnano allora la “buona” pasta si trasforma in “ottima “ pasta.

 

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Ingredienti:

350 g di pasta formato fidanzati integrali La Fabbrica Della Pasta Di Gragnano

500 g di gamberi

3 carciofi

3 spicchi d’aglio

olio extravergine d’oliva

sale e peperoncino in polvere

prezzemolo

capperi di Pantelleria (pochi)

3 pomodori pelati

4-5 cucchiai di panna gran cucina al salmone Co.da.p

parmigiano grattugiato

 

Rosolare in olio gli spicchi d’aglio interi (per poi toglierli),aggiungere i cuori dei carciofi a fettine e cuocere a fuoco lento.

Poi unire i gamberi sgusciati, il sale,il peperoncino,un trito di prezzemolo,pochi capperi e tre pomodori pelati tagliuzzati.Finire di cuocere ed unire,in ultimo,la panna al salmone.

Cuocere i fidanzati (che avete capito? La pasta!!!!Hihihihihi…) e,quando sono ben al dente, scolarli e versarli in padella mantecando il tutto con un pugnetto di parmigiano.

Ora si impiatta e poi…..bon appetit a moi (si dice così? Ho quasi dimenticato il francese studiato a scuola).

 

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padella in ceramica Domo

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sabato 24 dicembre 2011

I bicchieri di fondant al cioccolato con amarene Fabbri

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Più che bicchieri sono dei “ bicchieroni”…..certo se consideriamo i bicchierini da finger food di oggi, talmente piccoli che si ha il tempo di affondare il cucchiaino…ino…ino.…e già il bicchierino è vuoto,allora bisogna dire che questa presentazione è da “medioevo”!!!!!

Adoro i finger food!!! Ma solo quando invito e sono talmente indaffarata da rimanere volutamente digiuna.

Certo se sono a casa,sola soletta, e mi preparo una ricetta del genere,voglio il bicchierone…one ….one….

 

 

La ricetta è stata postata quasi due anni fa nel blog Juls Kitchen e ringrazio la sua “padrona di casa”.

Il titolo era: coppa al cioccolato….da leccarsi le dita!

Con un tale titolo si poteva non provare?

 

Ingredienti per il fondant al cioccolato:

250 g di cioccolato fondente al 70%

200 g di burro (è tanto,lo so,e ve lo dico prima che lo diciate voi!!)

100 g di zucchero al velo S. Martino

4 uova

Inoltre:

uno stampo da plumcake della Domo

 

Sciogliere il burro ed il cioccolato fondente nel microonde o a bagnomaria.

Poi unire lo zucchero al velo e mescolare bene il tutto.

Unire le uova intere,uno alla volta,sbattendo con una frusta a mano.

Versare in uno stampo da plumcake foderato di carta da forno e cuocere per circa 30 minuti.

Freddare e sformare.

 

Ingredienti per la crema pasticcera all’arancia e cioccolato:

500 ml di latte

2 cucchiai di farina 00

4 cucchiai di zucchero

2 uova

50 g di cioccolato fondente grattugiato

scorza grattugiata di un’arancia

 

Riscaldare in un tegamino il latte; a parte in un altro tegamino mettere le due uova intere insieme alla farina e allo zucchero e mescolare il tutto con una frusta a mano. Unire il cioccolato grattugiato,la scorza di arancia e versare sopra il latte caldo a filo,mescolando continuamente. Porre sul fuoco basso e,sempre mescolando,fare cuocere ed addensare la crema.

Togliere dal fuoco,coprire con pellicola trasparente e lasciare freddare.

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Altri ingredienti per comporre i bicchieri:

400 ml di panna da montare Hulalà della Co.da.p (la ricetta ne prevedeva 500 ma già 400 è tanta)

amarene sciroppate con il loro succo della Fabbri (la ricetta prevedeva i lamponi sciroppati)

nocciole tostate

 

Montare a neve la panna.

Tagliare il fondant a fette e metterne dei pezzi dentro ogni bicchiere.

Coprire con qualche cucchiaio di crema pasticcera all’arancia e cioccolato.

Sopra la crema mettere qualche cucchiaio di panna montata e  alcune amarene sciroppate della Fabbri.

Formare ancora uno strato di fondant,di crema,di panna e terminare con le amarene più un cucchiaio del loro dolce sciroppo.

Decorare con nocciole grossolanamente tritate.

Riposare in frigorifero coprendo i bicchieri con pellicola trasparente.

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P.S.  sembrano grumi ma è la scorza grattugiata dell’arancia.

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Con questa ricetta partecipo al Contest di Una pasticciona in cucina

giovedì 22 dicembre 2011

Le veloci frittelline all’arancia di mamma Sara

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Bambini ed adulti…..arriva un carico di frittelline…………………………….all’arrembaggio!!!!!

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Come vedrete dagli ingredienti, in queste frittelline non c’è un solo grammo di zucchero….quindi le può benissimo prescrivere un dietologo……seeeeeeeeeeeee……………Dunque…..quando le ho fatte le ho mangiate quasi tutte (ho fatto la fine di mia madre che,con i dolci,ci faceva pranzo e, a volte, anche cena ) e sono dimagrita di….pardon ho sbagliato,sono ingrassata di 1 kg!!!!!! Ma che abbuffata!!!!Tanto mica si fanno ogni giorno!!!!

Naturalmente,come tutte le frittelle dolci,è meglio mangiarle appena fatte. Se mai dovessero rimanerne alcune allora consiglio di conservarle in una scatola ermetica.

Come ho già detto in un altro post mia madre non sapeva fare dolci ma li amava e li mangiava in modo smisurato.Mi ha lasciato solo poche ricette e questa è una di quelle.  13

La ricetta è di una facilità disarmante e se le frittelline non vengono bene è proprio perchè si è veramente negati in cucina.

Una volta, ricordo, diedi ad una alunna la ricetta del pandispagna senza lievito,prodigandomi a spiegarle l’importanza di creare con le uova e lo zucchero una massa molto gonfia perchè lì sta il successo di un morbido pandispagna senza lievito.Dopo alcuni giorni mi sono sentita dire: “ professoressaaaaa…..un maruni!!!!!(un mattone!!!!). Me l’aspettavo! A queste ragazze bisognerebbe intercalare a lezioni di letteratura qualcosa di economia domestica perchè devono pur sfamare una famiglia un giorno!!! O no?


Ricetta postata da Maria Bianco in panzaepresenza.blogspot.it

Ingredienti:

250 g di farina 00

il succo di una grossa arancia

2 uova

scorza grattugiata di mezza arancia

mezza bustina di lievito S. Martino

125 ml di latte (anche freddo di frigorifero)

due spruzzatine di rum

un pizzico di sale

Inoltre:

olio di semi di mais vitaminizzato Dante

zucchero rigorosamente semolato

 

Mettere in una ciotola le due uova,sbatterle con un semplice sbattitore a mano ed iniziare ad aggiungere,a piccole dosi,la farina alternandola al succo di arancia ed al latte senza,però,creare dei grumi.In ultimo aggiungere il rum,il pizzico di sale,la scorza d’arancia ed il lievito possibilmente setacciato.

Mettere sul fuoco un tegamino con abbondante olio ed attendere che si riscaldi bene.Prelevare con un cucchiaio da cucina l’impasto e versarlo sull’olio facendo tremare la mano come se uno avesse il terribile morbo di parkinson (scusate per l’esempio poco consono).Ciò consentirà di avere delle frittelle bitorzolute e dalle forme più strane.

Appena tutte le frittelle saranno pronte,passarle abbondantemente nello zucchero semolato e mangiarle con gusto.

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martedì 20 dicembre 2011

La vedova nera con fette di bianca ricotta

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Come trasformare un conosciutissimo piatto di spaghetti al nero di seppia in quattro mosse?

1 Dare un titolo nuovo,accattivante (almeno spero!!!)

2 In sostituzione del classico vino bianco mettere  Vinchef,il vino alle erbe aromatiche.

3 Aggiungere,in ultimo,al condimento un leggero pesto di aglio e basilico fresco.

4 Servire la pasta con sopra delle fette di candida ricotta (che,grazie al contrasto di colori e sapori,la rende unica)

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Da Wikipedia:

La seppia comune è dotata di un corpo allungato con mantello di forma triangolare circondato da due pinne ondeggianti che quasi si uniscono sulla punta favorendo il movimento dell' animale. Il resto del corpo è composto da due grandi occhi e otto piccoli tentacoli che nascondono al centro un becco corneo simile a quello di un pappagallo e due tentacoli più lunghi che presentano le ventose solo all' apice e vengono estroflessi con uno scatto velocissimo per catturare le prede.

Dentro il mantello, dove è presente la conchiglia del mollusco nota volgarmente come "osso di seppia", l'animale può riempirsi e svuotarsi d'acqua a proprio piacimento in maniera tale da cambiare livello di profondità rispettivamente scendendo e salendo. Il colore è grigio-giallastro, solitamente zebrato.

Quando è in pericolo la seppia emana una nuvola d'inchiostro nero dal sifone (posto sotto gli occhi e avente anche funzione respiratoria) per confondere il predatore e darsi così alla fuga. Come tutti i cefalopodi più evoluti infine può cambiare colore (e anche consistenza della pelle) sia per fini emotivi, sia per fini predatoriali e difensivi. La dieta è composta da crostacei come granchi di cui è ghiotta, piccoli pesci e cefalopodi, tra cui anche suoi simili.

 

Ingredienti:

400 g di superspaghettoni trafilati in bronzo Verrigni

una grossa seppia

uno scalogno

sale q.b.

olio extravergine d’oliva Dante

una spruzzata di Vinchef

un pizzico di peperoncino in polvere

5-6 pomodorini del Piennolo

pesto di basilico

Inoltre:

fette di ricotta rigorosamente di pecora

 

Iniziare con il pulire la seppia stando attenti a mantenere integra la sacca che contiene il “nero”.

In una larga padella ,che possa contenere poi la pasta da mantecare, rosolare in olio lo scalogno tritato. Aggiungere la seppia tagliata a pezzetti,sale e peperoncino e fare rosolare.

Unire alcuni pomodorini del Piennolo e,subito dopo,una bella spruzzata di Vinchef.

Appena si è sfumato il vino è il momento di ”annerire “ tutta la padella introducendo la sacca di inchiostro che va schiacciata con una forchetta.

Prima di spegnere aggiungere un leggero pesto di basilico ed aglio (rigorosamente pestati nel mortaio).

Servire la vedova nera con sopra delle bianche fette di ricotta di pecora.

Nota: è sconsigliabile ridere mentre si mangia questa buonissima pasta…………

 

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Altra Nota: dopo una lunghissima settimana di silenzio dovuto a mancanza di connessione internet,mi sono decisa a comprare una chiavetta. Risultato? Posso connettermi ma in maniera oserei dire “irritante”…..per aprire una pagina ho il tempo di farmi un pisolino…..per vedere per bene le fotografie di una pagina ho il tempo di farmi due pisolini…..tutto è lento,estremamente lento e snervante.

Scusatemi,quindi,se non commento molto in questi giorni i vostri post ma cerco di seguirvi come meglio posso.

Buon Natale.

 

 

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domenica 11 dicembre 2011

Collaborazione con l’Azienda Toso

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VINO  + ERBE AROMATICHE =  VINCHEF

 

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Vinchef  è un prodotto innovativo creato da un equilibrato connubio tra vini bianchi italiani ed erbe aromatiche.

Rosmarino,salvia,timo,origano,alloro e aglio,sono stati attentamente proporzionati tra loro e infusi a lungo nel vino per ottenere un insaporitore naturale e gustoso,adatto a marinatura di pesci e carni,sfumature e cotture di scaloppine e risotti,preparazioni di salse e condimenti.

Vinchef è sufficiente da solo a conferire gusto e consistenza aromatica alle pietanze. Usato insieme agli aromi preferiti contribuisce ad esaltarne le prestazioni.

Vinchef permette di utilizzare meno sale e contribuisce alla digeribilità delle pietanze (funzione delle erbe).

 

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sabato 10 dicembre 2011

Collaborazione con L’Azienda Tec-Al

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L’Azienda Tec-Al,situata nel cuore dell’Emilia,propone miscele tecnologiche a base di aromi,spezie ed erbe aromatiche.

I prodotti sono studiati per l’industria alimentare e per il settore delle carni in genere.

La struttura flessibile di Tec-Al,moderna ed organizzata,garantisce affidabilità per l’approvvigionamento,rapidità e puntualità nella distribuzione e consegna dei prodotti. L’obiettivo primario dell’Azienda è il continuo miglioramento della qualità dei prodotti.

Tec-Al ha creato una nuova linea di prodotti, “ I PIACERI DELLA TAVOLA “,caratterizzati da altissima qualità organolettica degli ingredienti tra cui la più ampia gamma di sali marini disponibile sul mercato con le migliori qualità provenienti da tutto il mondo.

Alcuni esempi?  Sale fiocchi di Cipro-sale Guerande alle alghe- sale rosa himalayano-sale australiano murray river-sale blu di Persia-sale rosso hawaiano……..

 

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Il sale Guerande alle alghe è una miscela di sale marino naturale,raccolto in modo artigianale nelle coste della Francia atlantica secondo l’antico metodo Celtico,che prevede l’uso di attrezzi di legno e non di metallo, con l’aggiunta di alghe marine.

Grazie a queste preziose alghe il condimento sprigiona un intenso profumo di mare ideale per la preparazione  di tutti i piatti di pesce cotti al forno o al barbecue,nelle zuppe,nel courts-bouillons,nelle salse,negli stufati nonchè ideale anche per insaporire verdure crude o al forno.

 

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