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Mi chiamo Maria e sono una gran mangiona. Mi piace tutto ad eccezione del cibo cucinato male. Mi piace cucinare sempre nuove pietanze e quando non ho piatti e padelle da lavare, mi sento triste. La mia cucina è ricchissima di caccavelle di tutti i tipi; il solo vederle in un negozio mi fa soffrire: le voglio a casa mia!!! Prediligo i dolci e tutti gli impasti lievitati ma non disdegno il resto. La mia vita ruota intorno a due pilastri: la culinaria e la scuola infatti, se mi cercate, mi trovate o in cucina o in un'aula scolastica. Ho aperto questo blog per conservare le ricette provate e poi perchè non voglio essere obsoleta e desidero dimenticare il buon vecchio quaderno di ricette scritte a mano.

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giovedì 29 novembre 2012

Le barrette salate di pop corn al cioccolato

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Resistere a certe ghiottonerie è cosa alquanto difficile per me.

Casualmente ho scoperto questa ricetta e volutamente,ogni tanto,digitavo su google: “ pop corn al cioccolato “ per il solo piacere di “ mangiare “ con gli occhi questi pop corn presenti in tanti blog e siti di cucina.

Infine mi sono stancata di mangiare solo con gli occhi ed ho deciso di mangiare con la bocca……finalmente li ho fatti!!!!!!!!!!!!

Ora sono appagata.

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Ricetta postata da Maria Bianco su panzaepresenza.blogspot.it

Ingredienti:

100 g di chicchi di mais

due cucchiai di olio extravergine d’oliva

sale q.b. (poco)

300 g di cioccolato al latte

 

 

In un largo tegame riscaldare l’olio e gettarvi i chicchi di mais.

Mettere un coperchio ed attendere il simpatico scoppiettio  del mais.

Alzare con cautela il coperchio ( a volte qualche chicco “ monello” ti fa balzare in aria perchè ti scoppia in ritardo e a sorpresa) e versare i festosi pop corn in una larga ciotola.

Salarli lievemente e preparare la “ ghiotta “ copertura.

Sciogliere al microonde il cioccolato e versarlo sui festosi pop corn,cercando di mescolare meglio possibile per avvolgerli tutti.

Versarli su metà di un grande foglio di carta stagnola e chiudere con l’altra metà del foglio dando una leggera pressione con la mano.

Riaprire ed attendere il raffreddamento della lunga lastra di pop corn cioccolatosi.

Spezzare tante barrette ed iniziare…….lo sapete già!!!!!!

Nota: ero un po’ dubbiosa ma devo dire che il sale ci sta proprio bene con il cioccolato.

 

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piattino,ciotola e canovaccio da cucina GreenGate

 

 

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lunedì 26 novembre 2012

I pasticcini siciliani alle mandorle

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Non c’è pasticceria o panificio trapanese che non abbia nel suo bancone,tra i dolci,i pasticcini di mandorla.

E’ un dolce “ molto dolce”( come buona parte della pasticceria siciliana) ma “ irresistibile” per gli amanti delle mandorle.

Naturalmente le mandorle devono essere di ottima qualità ed in Sicilia abbiamo quelle di Avola.

Ci sono due segreti per avere ottimi pasticcini di mandorle; uno è mettere l’impasto in frigorifero prima di essere infornato,l’altro riguarda la cottura che deve avere come risultato dei pasticcini “ pallidi” e non dorati.

Un tempo non conoscevo il primo segreto e,con la fortuna tipica dei principianti,ottenevo lo stesso dei meravigliosi pasticcini…..poi la fortuna mi ha abbandonata ed ottenevo degli orribili pasticcini piatti uniti gli uni agli altri.

Dopo averne ingoiato ( non si butta via niente) di orribili, carpito il segreto,il mio stomaco ed il mio palato ringraziano vivamente.

I più buoni in assoluto ( per i miei gusti) sono quelli avvolti dai pinoli ma,considerato l’elevato costo dei suddetti,risultano essere sempre troppo pochi nel vassoio ( a conferma di ciò,osservate come,in foto,si vedono in teglia prima della cottura ma poi sono,magicamente,spariti da cotti….non sono arrivati alla prova fotografia!!!!).

Secondo voi chi li ha mangiati???

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Ricetta postata da Maria Bianco su panzaepresenza.blogspot.it

Ingredienti:

500 g di mandorle bianche di Avola

4 albumi

380 g di zucchero al velo

alcune gocce di olio di mandorla amara ( è quello che si usa per fare la frutta di martorana)

Inoltre:

ciliegine candite rosse e verdi

pinoli

un tuorlo d’uovo

altro zucchero al velo

zucchero semolato

carta da forno e teglia

 

Ridurre a farina le mandorle ed aggiungere,in una ciotola,lo zucchero al velo,l’olio di mandorla amara e gli albumi lievemente mescolati con una forchetta ( non vanno montati a neve).

Amalgamare i quattro ingredienti o a mano o con il bimby ( 30 secondi a velocità 4).

Consiglio di non sporcare l’apparecchio ( chi lo lava? Domanda retorica!!!) perchè fare l’impasto è facile e veloce.

Ora è il momento in cui l’impasto abbisogna di una rinfrescatina.

Porre la ciotola,coperta da pellicola,in frigorifero per qualche ora.

Trascorso il tempo,iniziare a fare i dolcini.

Coprire una larga teglia con carta forno e deporre i dolcini man mano si vanno facendo.

Fare delle palline,passarle nello zucchero al velo e,nel contempo,schiacciarle lievemente sopra.

Fare delle palline,passarle nel tuorlo d’uovo lievemente sbattuto, e poi passarle in tanti pinoli.

Fare delle palline,passarle nello zucchero semolato e porvi al centro mezza ciliegina candita.

Fare dei rotolini,passarli nello zucchero al velo e dare forma di  “ S “ ( io ci ho provato….)

 

Infornare a 175° per circa 15 minuti.

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lunedì 19 novembre 2012

Gli involtini di pesce spada su foglie di radicchio e il “ Beleda” delle cantine Rallo

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Adoro l’involtino di pesce spada su foglie di radicchio.

La morbidezza e la dolcezza del suo ripieno vengono a creare un piacevole contrasto con il leggero amarognolo della sua copertura esterna,data dal radicchio di Chioggia.

Perfetto è il suo abbinamento con il vino bianco “ Beleda” delle cantine Rallo di Marsala.

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Ingredienti:

500 g di pesce spada tagliato sottilissimo ( circa 14 fettine)

100 g di mollica fresca di pane ( quella bianca)

30 g tra pinoli ed uvetta piccola di Corinto

un ciuffo di menta fresca

una cipolla

mezzo grosso limone spremuto

olio extravergine d’oliva

sale e pepe q.b.

foglie di radicchio di Chioggia

foglie di alloro

stecchini di legno

Inoltre:

vino bianco Beleda Cantine Rallo di Marsala

In una padella mettere un po’ di olio e rosolare appena la mollica fresca di pane; aggiungere un pizzico di sale,una spolverata di pepe,pinoli,uvetta,menta  ed il mezzo limone spremuto. Amalgamare il tutto e spegnere il fuoco.

Salare pochissimo le sottili fette di pesce spada e farcirle al loro interno con il ripieno preparato.Arrotolare ad involtino.

Dopo aver lavato ed asciugato alcune foglie di radicchio,utilizzarle per avvolgere ogni singolo involtino preparato e chiudere con stecchini di legno.

Ungere di olio una teglia da forno e deporre gli involtini preparati intercalandoli con foglie di alloro e fette di cipolla.

Infornare a 180° fino a cottura.

 

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Il Beleda,catarratto D.O.P. Alcamo delle Cantine Rallo di Marsala,è un vino bianco dal sapore equilibrato e pieno con spiccati sentori di pompelmo,pesca bianca e lime.

E’ ideale se abbinato con piatti di pesce.

E’ composto per almeno il 60%  da uve catarratto; il restante 40% può variare di anno in anno in base alla scelta degli esperti enologi che selezionano le migliori uve bianche dell’annata.

 

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venerdì 16 novembre 2012

I biscottini di frolla montata con lo sparabiscotti

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Lo sparabiscotti è sempre stato,per me,un aggeggio infernale.

Il primo che ho comprato l’ho guardato in cagnesco per anni senza mai decidermi a “ sparare” qualche biscotto.Avevo letto da più parti di quanto sia “ antipatico” far fuoriuscire l’impasto da questa pseudo pistola.

Ma le forme dei biscotti erano troppo belle per abbandonarci il pensiero.

Un giorno,in uno dei miei rari giri per il mercato di Trapani,mi sono imbattuta in un signore che urlava a squarciagola la sua mercanzia (certo che per volersi rompere i timpani il luogo giusto è andare ad un mercato !!!).

Vendeva anche lo sparabiscotti.

Pensando a quello carissimo che guardavo continuamente in cagnesco,questo sparabiscotti costava due lire ( si fa per dire).

Ed ora eccomi con due sparabiscotti…..

A questo punto non avevo scusanti per non provarlo.

I biscotti ( ad eccezione di qualcuno uscito male dalla pseudo pistola) sono venuti benissimo (dopo che ho capito come fare!!!).

Sono così carini che quasi mi sono commossa (hihihihihihihi!!!)

 

 

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Ingredienti:

250 g di farina 00

50 g di amido di mais

100 g di zucchero al velo

180 g di burro morbido

alcune gocce di aroma vanilla bourbon Flavourart

un uovo

scorza grattugiata di arancia  ( o limone )

Montare il burro morbido con lo zucchero al velo, aggiungere l’uovo,la scorza grattugiata di limone e la vanilla bourbon.

In ultimo mettere la farina e l’amido di mais.

Si raccomanda di “ sparare” i biscotti su teglia non imburrata e senza carta da forno.

Se si vogliono biscotti più grossi basterà fare un doppio click che sarà comunque necessario per alcune formine.

E’ possibile farli al cioccolato unendo poco cacao all’impasto e togliendo poca farina.

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Con questa ricetta partecipo al contest di Vivi in cucina

mercoledì 14 novembre 2012

I fusilli integrali con parmigiano verde, olive nere e bomba del capo

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Avete mai fatto il parmigiano verde? E’ profumatissimo…..

Basta frullare in un mixer del parmigiano reggiano con delle foglie odorosissime di basilico appena raccolto ed il gioco è fatto.

Si può congelare ed averlo,quindi,sempre a portata di mano.

 

 

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piatti La Fabbrica Della Ceramica di Susanna De Simone

 

Ingredienti:

300 g di pasta integrale formato fusilli Valdigrano

un pugnetto di olive nere

quattro cucchiai di Bomba del Capo Tipici Mediterranei ( melanzane,peperoncino piccante,peperoncino dolce,pomodori secchi,funghi,carciofi,aglio,olio)

parmigiano verde q.b.

 

Cuocere i fusilli ben al dente e passarli in padella con i quattro cucchiai della piccantissima e buonissima bomba del capo,le olive nere snocciolate ed una generosa manciata di parmigiano verde.

Più veloce di così!!!!!

 

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domenica 11 novembre 2012

Gli spicchi di carciofo alla Martina

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Martina è una giovane donna bella e brava in cucina (è amica di mio figlio). Quando capita che cuciniamo insieme ci completiamo…lei è bravissima a decorare i piatti,io…..non spetta a me dirlo!!!!

 

 

Ricetta postata da Maria Bianco su panzaepresenza.blogspot.it

Ingredienti:

carciofi

mollica fresca di pane (quella bianca)

sale q .b.

pepe bianco

olio extravergine d’oliva

 

Pulire i carciofi e tenere solo il cuore che va tagliato in quattro spicchi.Salarli e peparli.

Passare gli spicchi prima nell’olio e poi nella mollica fresca di pane.

Metterli in teglia unta d’olio ed infornare a 180° fino a cottura.

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giovedì 8 novembre 2012

La calamarata con pesto di melanzane alle nocciole e salmone affumicato

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Ho troppe ricette di pasta nel mio blog ma non ci posso fare niente…

Un tempo facevo impasti lievitati  “ a vergogna” tanto che il mio peso aveva raggiunto un livello di lievitazione tale da  “ librare in aria senza le ali”.

Ora è tempo di sperimentazione di primi piatti,l’importante è che cucini,che mi rilassi provando,pasticciando,assaggiando,gustando…

 

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piatto La Fabbrica Della Ceramica di Susanna De Simone

carta da regalo Star Pennsylvania

 

 

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Ingredienti per il pesto:

tre melanzane rotonde

30 g di granella di nocciole tostate Life

abbondante prezzemolo tritato

origano di Pantelleria Bonomo e Giglio

due spicchi di aglio rosso di Nubia

60 ml di olio extravergine d’oliva

un bel pizzico di peperoncino

25 g di formaggio asiago stravecchio Consorzio Tutela Formaggio Asiago

Inoltre:

un mixer

olio ( per friggere le melanzane )

300 g di pasta formato calamarata Rummo

130 g di salmone affumicato

 

Per preparare questo buonissimo primo bisogna per prima cosa tagliare le melanzane a dadini e metterle a bagno in acqua e sale.

Sgocciolarle bene e friggerle in olio.

Fatto ciò,inserire le melanzane ed il resto degli ingredienti in un mixer e frullare.

Cuocere la calamarata,scolarla e metterla in una grande padella insieme al pesto di melanzane e al salmone affumicato. Mantecare il tutto e servire in tavola per la gioia dei commensali.

Nota: con queste dosi ho preparato due barattolini di pesto,uno l’ho sterilizzato e conservato e l’altro l’ho usato per condirci la calamarata.

 

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lunedì 5 novembre 2012

Il pan brioche senza impasto…. “ da urlo”

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Sono costretta a dirvi tutta la verità,nient’altro che la verità : il No Knead Pan Brioche è il lievitato più morbido in assoluto che la mia bocca ha potuto incontrare ( e di lievitati ne ho incontrati nella mia strada!!!!).

Lo definirei  “ esageratamente” morbido; ogni fettina è una piuma che incontra il palato,è una nuvola di leggerezza.

Se ciò non bastasse per provarlo posso anche aggiungere che basta avere in casa una ciotola,una forchetta,un pentolino,un po’ di pellicola trasparente,una manciata di ingredienti ed in pochi minuti l’impasto è pronto ( naturalmente ci vuole anche un frigorifero ed un buon forno).

Se unito ad una buona marmellata o confettura oppure ad un topping al cioccolato diventa una colazione o merenda “ da urlo”.

Esagerata? Per favore,provate!!!!!!!!

 

 

Già da tempo si parla di paste lievitate senza impasto. Il pane,da qualche anno,spopola nel web; centinaia di ricette riconducono tutte ad un unico filo conduttore: il pane che si ottiene con una leggera mescolata di una forchetta.

Tempo fa anch’io mi sono lasciata convincere a provare questo buon pane ed i risultati sono stati molto soddisfacenti.Ma il pan brioche ha superato ogni mia immaginazione.

La ricetta è tratta dal libro “ Five minute bread “ di J. Hertzberg e Z. Francois. Gironzolando per il web mi sono imbattuta in questa ricetta postata già da tante signore foodblogger e subito mi sono detta: se l’hanno provata in tante e se le foto non mentono,devo provarla.

Qualcosa di mio dovevo mettere in questa ricetta ed allora ho mantenuto inalterate le dosi ( ad eccezione di un grammo in più di lievito) ma ho personalizzato la forma del pan brioche.

L’ho postata anch’io perchè è una ricetta che merita,attraverso il passaparola,di essere conosciuta e provata da tutti.

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Ingredienti:

250 g di farina manitoba Molini Del Ponte

due uova a temperatura ambiente

75 ml di acqua tiepida

100 g di burro liquefatto e poi lasciato freddare

50 g di miele( liquido) di arancio Luna Di Miele

12 g di lievito di birra

un pizzico di sale

Inoltre:

un tuorlo

pochissimo latte

granella di zucchero

marmellata di arance amare Agripantel

Top gusto cioccolato Fabbri

uno stampo da plumcake Domo

burro e carta da forno per lo stampo

 

Limitarsi a sciogliere il lievito di birra nell’acqua tiepida.

Infine,in una ciotola,inserire tutti gli ingredienti e mescolare con una semplice forchetta ( altro che gancio per incordare!!!!!) fino ad avere un impasto senza grumi. PRONTO!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!

Coprire la ciotola con uno strofinaccio da cucina e mettere in forno spento ( prima acceso a 50° e poi spento).Lievitare per 2 ore.

Nota: dopo questa prima lievitazione l’impasto rimane tale e quale ma nessuna preoccupazione perchè poi i risultati ci saranno lo stesso.

Trascorse le due ore passare la ciotola in frigorifero ( coperta da pellicola) tenendola minimo un giorno,massimo cinque giorni  ( tutto dipende da quando abbiamo voglia e tempo di fare il pan brioche).

Personalmente ho tenuto la ciotola in frigorifero per un giorno intero più una nottata….ma poi non ce l’ho fatta più a resistere….

Tolta la pasta dal frigo metterla su una spianatoia cosparsa di poca farina e dare la forma desiderata.C’è chi ha fatto una treccia,chi  quattro grosse palle accostate le une alle altre.

P.S. un extra non necessario ma che io ho fatto è stato quello di dare qualche piega alla pasta prima di fare le palline.Ho letto che qualche signora consigliava di dare le pieghe alla Bonci.Siccome io conosco solo i due tipi di pieghe del maestro Adriano Continisio,mi sono andata a vedere un video in cui Bonci fa la pizza con queste pieghe…..ma presa dall’euforia e tenendo anche conto della velocità con cui Bonci dava le pieghe,non ci ho capito niente ed ho proceduto a casaccio: ho allargato lievemente l’impasto con le mani,ho dato un colpo,con il taglio della mano,al centro dell’impasto ed ho richiuso la pasta….ho ripetuto altre due volte e poi ho fatto le palline.

Ho l’impressione di non essere stata chiara….per chi vuole fare le pieghe alla Bonci ( molte non le hanno fatte) consiglio di cercare il video.

Avendo voglia di “ inventare” mi sono fatta 12 palline medie e tante palline piccole fino a terminare la pasta.

Su uno stampo da plumcake lievemente imburrato e con al fondo una striscia di carta forno,ho deposto le palline medie e,sopra di esse,le palline piccole ( vedi foto in basso).

Eccitata come non mai,ho rimesso a lievitare per 2 ore aspettando trepidante (solo gli impasti lievitati mi danno questa trepidazione!!!!).

Il “ miracolo” è avvenuto: la pasta ha raggiunto un ottimo livello di lievitazione….è quasi pronta per il forno.

Dico quasi perchè bisogna spennellare il pan brioche con un tuorlo d’uovo diluito di latte e cospargere sopra una manciata di candida  granella di zucchero.

Infornare a 170° per 25 minuti.

Servire a fette con marmellata di arance e/o top al cioccolato.

P.S.  fra pochi giorni proverò a farlo con dentro uvetta di Corinto e la prossima volta ancora con gocce di cioccolato……mi sa che avrò spesso questo impasto in frigorifero!!!!

 

 

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