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Mi chiamo Maria e sono una gran mangiona. Mi piace tutto ad eccezione del cibo cucinato male. Mi piace cucinare sempre nuove pietanze e quando non ho piatti e padelle da lavare, mi sento triste. La mia cucina è ricchissima di caccavelle di tutti i tipi; il solo vederle in un negozio mi fa soffrire: le voglio a casa mia!!! Prediligo i dolci e tutti gli impasti lievitati ma non disdegno il resto. La mia vita ruota intorno a due pilastri: la culinaria e la scuola infatti, se mi cercate, mi trovate o in cucina o in un'aula scolastica. Ho aperto questo blog per conservare le ricette provate e poi perchè non voglio essere obsoleta e desidero dimenticare il buon vecchio quaderno di ricette scritte a mano.

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giovedì 28 febbraio 2013

Il liquore latte di vecchia

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Non mi chiedete perchè si chiama “ latte di vecchia”…….vi posso solo dire che ho avuto questa ricetta da una cugina di mia madre,che è una ricetta di famiglia e che si tratta di un ottimo liquore.

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Ricetta postata da Maria Bianco su panzaepresenza.blogspot.it

Ingredienti:

400 ml di latte

300 g di zucchero

300 ml di alcool 95°

mezzo grammo di vaniglia

mezzo limone fresco a pezzettini

 

Riunire tutti gli ingredienti in un barattolo di vetro,mescolare bene,chiudere con il coperchio e lasciare macerare per quindici giorni agitando ogni tanto il barattolo.

Filtrare ed imbottigliare.

Conservare in frigorifero.

 

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scatola Star Pennsylvania

 

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lunedì 25 febbraio 2013

Il risotto con salmone,carciofi e capperi croccanti

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In un precedente post avevo realizzato una ricetta con la  “polvere di capperi” dell’azienda Bonomo e Giglio di Pantelleria.

Molti sanno che è un’azienda specializzata nella produzione e conservazione dei capperi.

Fino a poco tempo fa i capperi si trovavano conservati nel sale,nell’olio o nell’aceto.Nella mia cucina prettamente mediterranea i capperi hanno sempre avuto un posto importante; non saprei cucinare del buon pesce al forno senza l’aggiunta dei capperi così come,in una improvvisata cena tra amici,non saprei fare a meno di servire dei saporiti crostini caldi con un patè di capperi o una veloce spaghettata in cui il cappero è il re indiscusso del condimento. Fino ad oggi non ho trovato nessuno che non ami il sapore del cappero ( fortunella…ahahahahah….)

Ora la mia cucina si è aperta a maggiori sperimentazioni grazie alla polvere di capperi e ai capperi croccanti.

Si tratta di capperi dissalati ed essiccati ideali,grazie alla loro croccantezza,per piatti di mare e di terra o per dare un tocco di originalità ad una semplice insalata ( perfetta l’insalata pantesca).

Da parte dell’azienda produttrice si consiglia anche  di servirli come snack da sgranocchiare bevendo un aperitivo.

 

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piatto grigio GreenGate

 

Ingredienti per  quattro porzioni:

300 g di riso per risotti

4 carciofi

90 g di salmone affumicato ( ho usato dei buoni ritagli)

3 spicchi d’aglio

erba cipollina ( avevo quella secca ma è meglio fresca)

olio extravergine d’oliva

sale e peperoncino q.b.

una spruzzata di vino bianco secco

brodo vegetale ( preparato con acqua, pomodoro,cipolla,carota e sedano)

2-3 cucchiai di panna da cucina

un pugnetto di parmigiano grattugiato

una manciata di capperi croccanti di Pantelleria Bonomo e Giglio

 

Tritare finemente gli spicchi d’aglio e rosolarli in olio. Aggiungere i cuori dei carciofi a fettine,sale,peperoncino e cuocere il tutto unendo poca acqua calda. A fine cottura dei carciofi aggiungere 50 g di salmone tritato ( il resto andrà messo crudo sopra il risotto).

Versare il riso,amalgamare il tutto e poi unire il vino bianco. Attendere che sfumi e cominciare a versare del brodo vegetale caldo in piccole quantità.

Appena il risotto è cotto unire un po’ di erba cipollina,due cucchiai di panna da cucina e tanto parmigiano grattugiato.

Servire in tavola con una dadolata di salmone affumicato ed una manciata di capperi croccanti di Pantelleria.

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venerdì 22 febbraio 2013

I biscotti integrali all’avena con olio al mandarino e nuova collaborazione

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Desideravo da tempo fare dei biscotti rustici e croccanti con i fiocchi d’avena ma rimandavo la loro preparazione di giorno in giorno.

Ieri,volendo provare il condimento a base di olio extravergine d’oliva e di mandarino dell’azienda Duca Carlo Guarini, mi sono decisa a farli.

 

Ottimo olio agrumato…..ottimi biscotti rustici !!!

Non resta che rifarli…….

 

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Ingredienti:

350 g di farina integrale di grano tenero

150 g di farina 00

100 g di fiocchi d’avena tritati nel mixer

40 g di uvetta di Corinto

200 g di zucchero di canna

200 ml di latte

50 ml di “ Agrumato “ (condimento a base di olio extravergine di oliva  e di mandarino)  Duca Carlo Guarini

mezza bustina di lievito per dolci

scorza grattugiata di un mandarino

 

Riunire tutti gli ingredienti in una ciotola e lavorare velocemente per amalgamare il tutto.

Fare un panetto e metterlo avvolto su pellicola facendolo riposare in frigorifero 20 minuti.Trascorso il tempo stendere la pasta non troppo sottile e creare dei biscotti con le formine desiderate.

Infornare a 200° fino a cottura.

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L’azienda agraria Duca Carlo Guarini si trova nel cuore del Salento, a Scorrano (30 km da Lecce).

I quattro fratelli che guidano l’azienda discendono da una antica e nobile famiglia che vanta oltre mille anni di storia.

Oltre alla cura di immensi vigneti e di immensi oliveti ( da qui la produzione di vini e di oli eccellenti) l’azienda,da alcuni anni,ha voluto valorizzare anche i suoi prodotti ortivi creando una linea agroalimentare di qualità.

Ne “ La Bottega” ,un punto vendita aperto a tutti quelli che vogliono acquistare direttamente i prodotti aziendali,è possibile oggi trovare dalla passata di pomodoro ai pomodori pelati; dai pomodori secchi ai pomodorini semisecchi;dalle creme di peperoni,di carciofi,di pomodori secchi,di olive,di cipolle e mela verde alle olive Cellina denocciolate e messe in olio extravergine di oliva;dai fichi secchi mandorlati alla gelatina di mosto di primitivo….

Per non parlare dell’olio che spazia dal classico olio extravergine d’oliva agli Agrumati cioè condimenti a base di olio extravergine d’oliva e…..mandarino oppure limone oppure ancora arancia.

Gli ortaggi sono tutti raccolti e lavorati nella loro stagione,con grande rispetto della natura e dei suoi tempi.

Per maggiori informazioni:

“ La Bottega” : telefono 0836.460257

info@ducacarloguarini.it

 

 

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domenica 17 febbraio 2013

Il macco di fave con salsiccia e jolanda spezzata

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U maccu di favi è una pietanza molto conosciuta in Sicilia. Due sono gli ingredienti principali: le fave secche ed il finocchietto selvatico.

Senza uno dei due ingredienti il maccu non si può fare.

Molti aggiungono,in cottura,anche una verdura (di solito la gira,cioè la bietola) ma io preferisco non metterla ed aggiungere invece la pasta di salsiccia.

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Da Wikipedia:

Il macco di fave, in siciliano Màccu di favi, è un piatto tipico Siciliano inserito nella lista dei prodotti agroalimentari tradizionali italiani (P.A.T) del Ministero delle Politiche Agricole, Alimentari e Forestali (Mipaaf).[1] Trae origine nella provincia di Agrigento, in particolare nel comune di Raffadali e la sua preparazione è diffusa in tutta la Sicilia occidentale ed anche in quella orientale.

Si tratta di una crema di fave realizzata con una cottura prolungata di fave secche alle quali viene aggiunta una verdura, solitamente delle bietole, e servita con il solo condimento di olio extravergine di oliva. Viene consumata come minestra o piatto unico.

È un piatto povero della cultura contadina e nello stesso tempo molto nutriente. Risale all'antichità in quanto sembra fosse conosciuto al tempo degli antichi romani[2][3].

A pasta co' maccu è la pietanza tipica della festa di San Giuseppe che si svolge ogni anno il 19 marzo a Ramacca, in provincia di Catania, e molto caratteristica è la degustazione del pasto nella piazza principale del paese.


Ricetta postata da Maria Bianco in panzaepresenza.blogspot.it

Ingredienti:

400 g di fave secche sgusciate

una cipollina tritata

una carota a dadini

una costola di sedano

due pomodori

un pugnetto di finocchietto selvatico

olio extravergine d’oliva

sale q.b.

peperoncino in polvere

350 g di pasta formato jolanda (rotta a pezzi)

pasta di salsiccia ( salsiccia spellata)

Inoltre:

parmigiano grattugiato ( facoltativo)

un tegame di terracotta

 

Tenere le fave secche a mollo in acqua tiepida per una notte dopo averle precedentemente lavate.

In un tegame di terracotta mettere le fave sgocciolate,la cipolla tritata,la carota a dadini,il sedano,i pomodori tagliati a cubetti,il pugnetto di finocchietto selvatico tritato e acqua fino a coprire.

Fare cuocere fino a cottura.

A questo punto frullare con il minipimer il tutto;  io frullo pochissimo perchè mi piace sentire,nella purea di fave,qualche pezzetto di fava rimasto intero.

Aggiungere poca salsiccia spellata precedentemente soffritta in un padellino con un filo di olio.

In ultimo aggiungere sale,peperoncino ed un bel giro di olio extravergine di oliva.

Cuocere  la jolanda spezzata all’interno del maccu aggiungendo altra acqua calda se necessario.Deve risultare una minestra densa ( ma non così densa come quella delle foto).

Spolverare con il parmigiano, se gradito.

Nota: la minestra di maccu che vedete in foto è particolarmente densa: ciò è dovuto al tempo intercorso tra la fine della preparazione ed il momento in cui ho fotografato il piatto.

Questa volta ho prima mangiato il mio bel piatto di minestra e poi,con comodo,ho fotografato il piatto preparato per la fotografia.

Risultato? Si è addensata troppo…..

Ogni tanto mi spetta mangiare caldo….o no?

No!!!!

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giovedì 14 febbraio 2013

I ruvidelli con il pesto trapanese al forno

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Avete mai provato a comprare ( o fare) il pesto trapanese e poi dopo averci condito la pasta mettere il tutto al forno con l’aggiunta di qualche altro ingrediente?

Garantisco per la bontà di questo piatto!!!

Il fatto che la pasta con il pesto alla trapanese sia buona di per sè (magari con l’aggiunta di una dadolata di melanzane fritte o di patatine croccanti)non vuol dire che non bisogna provare qualche sua variante.

Ogni giorno cuciniamo per i nostri cari ( anche per noi naturalmente!!!!) ed ogni giorno mettiamo in tavola la pasta.

In casa mia può succedere di non mangiare la pasta solo due o tre volte al mese perchè magari,in quei giorni,c’è un secondo particolarmente buono ed abbondante che non ci può permettere di gustarlo come si deve se abbiamo mangiato prima un fumante piatto di pasta.

Tanti anni fa,durante la ricreazione scolastica,sentii un’allieva parlare di pasta con il pesto trapanese al forno. Eravamo nel corridoio della scuola,avevo tante cose da fare per cui mi limitai ad ascoltare senza indugiare oltre.

Poi dimenticai la conversazione ascoltata.

Ma una appassionata di cucina può dimenticare una “ curiosa” ricetta seppur sentita in un momento poco favorevole all’ascolto? No di certo.

Ed ecco oggi i miei ruvidelli con pesto trapanese al forno.

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Ingredienti:

500 g di pasta formato ruvidelli

un barattolo ( 280 g ) di pesto alla trapanese Agripantel (pomodoro,basilico,aglio,mandorle,olio,sale e peperoncino)

pangrattato q.b.

pecorino grattugiato q.b.

40 g di mandorle tostate

olio extravergine d’oliva

 

 

Ungere di olio una teglia da forno e cospargerla di pangrattato.

Cuocere,ben al dente, in acqua bollente salata i ruvidelli.

Condire i ruvidelli con il pesto alla trapanese e metterli in teglia.

Cospargere sopra una manciata di pecorino grattugiato,mettere le mandole tostate tritate grossolanamente e coprire con un leggero strato di pangrattato.

Un filo di olio sopra ed infornare a 200° fino a cottura.

 

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lunedì 11 febbraio 2013

Le focaccine di patate al tonno

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Neanche il lievito scaduto da un mese mi ha potuto fermare!!!

Queste focaccine le ho viste nel blog di Arabafelice e subito (nel vero senso della parola) mi sono alzata dalla sedia per farle.

Ci sono ricette che non puoi aspettare per farle….devono essere subito provate.

Il titolo della ricetta di Stefania è il seguente:

Focaccine di patate al salmone,in dieci minuti!

Potato cakes with smoked salmon    da Nigella Express

 

A Stefania:

A volte vorrei non leggere qualche tuo post ( per evitare di fare la fatica di alzarmi subito dalla sedia) ma un po’ mossa dalla curiosità di leggere ( divertendomi)i tuoi esilaranti racconti tra le dune,un po’ incuriosita da ricette senza burro,senza farina,senza uova,senza latte…..senza niente (????), oppure da ricette che si fanno in 5 minuti,in 7 minuti,in 2 minuti…. cado sempre nella trappola…….

SEI LA MIA ROVINA ……ahahahahahahah……

Grazie per questa ricetta facile,carina ed oltretutto molto buona.

Le uniche varianti, rispetto alla ricetta di Stefania, riguardano il condimento delle focaccine ( non avevo nè salmone nè panna acida),la eliminazione dei cipollotti nelle focaccine ed un aumento di succo di limone.

 

 

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strofinaccio da cucina GreenGate

 

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Ricetta postata da Maria Bianco in panzaepresenza.blogspot.it
Ingredienti:

60 g di fiocchi di patate ( quelli per il purè istantaneo)

30 di farina 00

125 ml di latte

3 uova

2 cucchiai di olio extravergine di oliva

un pizzico di sale

mezzo cucchiaino di lievito per torte salate

due cucchiai di succo di limone ( Stefania ne ha messo mezzo cucchiaino)

2 cipollotti tagliati finissimi ( che non ho messo)

Inoltre:

due scatolette di tonno Mareblu

maionese q.b.

pochissimo olio per ungere appena la padella

 

Sbattere le tre uova con il latte; aggiungere l’olio,il pizzico di sale e,subito dopo,i fiocchi di patate,la farina,il lievito per torte salate ed il succo di limone.

Una mescolata al tutto e siamo pronti per la cottura.

Mettere sul fuoco una padella appena unta di olio e,quando è calda,versare cucchiaiate di composto. Personalmente ho fatto delle quenelle aiutandomi con due cucchiai da cucina. Appiattire le quenelle con il dorso di un cucchiaio bagnato e cuocerle fino a doratura di entrambi i lati.

Servirle in tavola con sopra della maionese e del tonno.

Morbidissime,quindi buonissime.

 

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venerdì 8 febbraio 2013

Il cocktail al latte condensato

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Tutti,di questi tempi, preparano,fotografano,mangiano frittelle e frittelline….certo siamo nel periodo carnascialesco….ed io invece che faccio? Non friggo,non metto in forno,cucino poco, però mi bevo un cocktail ghiacciato che “ stride” con il freddo invernale.

Dopo una tosse seccante che mi ha portato a nutrirmi di cibi caldissimi,dopo tè bollentissimi con il miele avevo proprio bisogno di qualcosa di fresco!!!!!!!

Non me lo sono inventato ma ho letto la ricetta in uno dei tantissimi ricettari bimby.

Buono? E’ buonissimo,vi consiglio di farlo.

 

Ingredienti:

80 g di latte condensato

90 g di rum

due arance

due cucchiai di miele di acacia Luna Di Miele

50 g di zucchero semolato

6 cubetti di ghiaccio

Inoltre:

apparecchio bimby

 

 

Sbucciare le arance, togliendo anche tutta la pellicina bianca, e metterle nel boccale bimby tagliate in quattro parti.

Aggiungere il resto degli ingredienti e fare andare per 40 secondi a velocità turbo.

Servire il cocktail.

 

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lunedì 4 febbraio 2013

La morbidissima ciambella bicolore all’acqua calda

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Mamma…è esageratamente morbida!!!!

Questo è quanto mi hanno detto i miei due buongustai figliuoli…ed io confermo!!!

 

Vi ringrazio per i commenti ai miei ultimi post ma per ora  “ sto dando i numeri” ( scrutini scolastici con registro elettronico) ed appena tutto sarà terminato tornerò tra voi a deliziarmi con i vostri manicaretti.

Per ora guardo e non commento……….ho troppo lavoro.

 

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Ingredienti:

250 g di farina 00

130 ml di acqua bollente

tre uova

130 ml di olio extravergine d’oliva

30 ml di rum

250 g di zucchero 

una bustina di lievito per dolci

due cucchiai di cacao amaro

Inoltre:

uno stampo alto a ciambella

burro e farina per lo stampo

uno sbattitore elettrico

zucchero al velo

 

In una ciotola mettere le uova ed iniziare a sbattere unendo lo zucchero a più riprese; quando il composto è ben montato aggiungere,sempre sbattendo, l’olio,l’acqua bollente,il rum ed in ultimo la farina ed il lievito.

Separare il composto in due parti unendo ad una il cacao amaro.

Imburrare ed infarinare lo stampo con il buco e versare i due composti alternandoli a piacere.

Infornare a 170° per 40 minuti circa.

Servire questa morbidissima ciambella con sopra zucchero al velo.

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